È uno degli uomini del momento, Joao Pedro. Il brasiliano del Cagliari, da ormai diversi anni stabilmente ai piani alti delle classifiche marcatori del campionato, è infatti al centro di diverse voci. A partire dal suo futuro a livello di club: ventinove anni, il brasiliano è al Cagliari dal 2014. La consacrazione delle ultime stagioni lo mette ora di fronte a una scelta: restare nel club che lo ha fatto conoscere al grande pubblico o cercare la vetrina di una big? Di squadre interessate, in realtà, ce ne sarebbero diverse e tra queste anche la Lazio, sebbene per i biancocelesti sia una pista complicata.
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Joao Pedro, non solo voci sulla Lazio: idea per gli Azzurri, ma Gravina…
Arriva la risposta del presidente della FIGC in merito alla possibilità convocare l'attaccante del Cagliari in Nazionale
Non mancano poi voci anche per quanto riguarda la possibilità di una sua convocazione in Azzurro. La nazionale brasiliana non lo ha mai preso in considerazione, mentre quella italiana potrebbe anche pensare di farlo. Joao Pedro ha già il passaporto italiano e, quindi, a livello burocratico la possibilità sembra concreta. Interrogato in merito dopo Sassuolo-Cagliari, lui ha risposto così: “Solo essere accostato agli Azzurri rende questo momento della mia via molto speciale. Questo paese mi ha dato tutto, non me l’aspettavo: non ho ancora sentito Mancini. La maglia Azzurra pesa, è la nazionale più più forte della storia. Ho i brividi solo a pensarci”.
Se bastasse la volontà e la consapevolezza, Joao Pedro avrebbe sicuramente un posto nello scacchiere di Mancini. Ma potrebbe non essere sufficiente. Sulla sua possibile convocazione, infatti, è intervenuto anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Queste le sue parole durante la 41esima edizione dello Sportfilmfestival: “Su Joao Pedro mi rimetto a Mancini: le scelte tecniche riguardano lui e il suo staff. Tuttavia con Mancini abbiamo tracciato una linea chiara, volta a valorizzare i giocatori italiani che provengono dai nostri vivai. Non dimentichiamo il nostro progetto, al di là dell’impegno di marzo”.
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