La premessa è doverosa: il peso specifico dei due gol è assolutamente differente. La sostanza però è innegabilmente uguale: una rete, pesante come un macigno, che porta gli azzurri a Berlino. Nel 2006 il gol di Del Piero metteva la parola fine alla semifinale contro gli storici nemici sportivi della Germania, regalando all'Italia il sogno dell'ennesima finale mondiale. La prodezza di Zaccagni, 18 anni dopo, consegna alla Nazionale di Spalletti il pass per gli ottavi di finale (sabato alle 18 contro la Svizzera) chiudendo un girone difficile ma, alla fine, meritatamente superato.
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Zaccagni come l’idolo Del Piero: 18 anni dopo l’Italia torna a Berlino
Un gol che ha ricordato molto quello del suo idolo Del Piero: con una vera prodezza Zaccagni, all'ultimo secondo, fa impazzire tutta l’Italia
Balisticamente parlando poi le due reti si assomigliano in maniera evidente: un destro a giro, sotto l'incrocio, a una manciata di secondi dal fischio finale. Nel luglio 2006, quando il suo idolo Del Piero firmava lo 0-2 sui Tedeschi, Mattia aveva appena 11 anni. Chi sa quante volte, guardando il suo poster appeso in camera, ha sognato un'emozione del genere. Ieri la realizzazione di un sogno, sulle orme del suo idolo: la maniera perfetta di siglare il primo gol in azzurro. Segna Zaccagni, e questa volta esulta l'Italia intera. Chiudiamo (ancora) le valige: Zac ci (ri)porta a Berlino.
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