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Azzurri, conferenza di Mancini: convocati e obiettivi della Nazionale

Roberto Mancini
Le parole di Mancini in conferenza, in vista dell'impegno di Nations League. Ecco alcuni punti interessanti dell'intervista sui giocatori

redazionecittaceleste

Dopo il disastro del mondiale mancato da parte della Nazionale Italiana, gli Azzurri sono tornati ad allenarsi sotto la guida solenne di Roberto Mancini. Il c.t. azzurro ha parlato in conferenza stampa, spiegando su quali punti si fonderà la nuova Nazionale, i convocati per la Nations League e diversi appunti su alcuni giocatori. Diverse poi le new entry, per una rosa che vede arrivare le convocazioni sia di giovani speranze sia di giocatori esperti finalmenti pronti alla chiamata. Ecco le parole di Roberto Mancini davanti ai cronisti.

Roberto Mancini

Voglia di rivarsa

"Sarà importante il risultato, nel girone può ancora accadere di tutto. Dobbiamo provare a vincere entrambe le partite per cercare di arrivare primi. Saranno mesi difficili fino a dopo il Mondiale, dobbiamo ritrovare un po' di entusiasmo". Queste le prime parole del c.t. azzurro, che si è dimostrato ottimista per il futuro ma anche consapevole dei miglioramenti da dover apportare. "Credo che la spinta debba darcela la vittoria dell'Europeo. Bisogna ripartire da questo, ricominciare a costruire una squadra per fare altri quattro anni straordinari come quelli appena conclusi". Dai convocati emergono poi i volti nuovi di Provedel, Vicario, Mazzocchi e Zerbin, utili per portare novità, freschezza e diversità alla rosa azzurra.

Situazione attaccanti

"È qualcosa di anomalo", spiega Mancini a riguardo dell'infruottosità delle punte italiane, "perché l’Italia ha sempre avuto grandi attaccanti. Purtroppo le grandi squadre da un po' di tempo hanno tanti attaccanti stranieri, l'unico che è lì da un po' di tempo è Immobile. Speriamo non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti giovani che possano dare un futuro alla Nazionale. Non è un problema piccolissimo". Finora infatti, alla squadra di Mancini è mancato un finalizzatore decisivo, un giocatore su cui affidarsi nei momenti di difficoltà. Manca ciò che rappresenta Kane per l'Inghilterra o Mbappé per la Francia. Immobile è fondamentale per la Lazio, dove né rappresenta le veci in Italia e in Europa. Come capitano e come attaccante. Purtroppo però, con la Nazionale non è ancora stato così.