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Lazio Women
Non è facile ritrovarsi in affanno dopo due stagioni vissute dominando il campionato. Ma la differenza tra Serie B e Serie A è abissale e lo sta riscoprendo suo malgrado la Lazio Women. Forse, anche in modo in parte inaspettato: nessuno sognava una cavalcata con ambizioni da titolo, ma in tanti auspicavano una salvezza meno sofferta. Se non altro per il valore aggiunto di uno staff tecnico di prim’ordine e per l’ambiziosa rosa costruita dal ds Pinzani e dal suo staff. Sogni e speranze, però, si sono arenate contro una realtà ben più amara.
Il derby di andata aveva illuso, il pari di Linari nel recupero doveva forse far comprendere l’andazzo di una stagione fin qui maledetta. Prestazioni di alto livello non ricompensate da punti in classifica, quattro rigori su quattro - e tutti decisivi - falliti da tre giocatrici diverse. Un calvario per una Lazio Women che “non molla mai”, come dice spesso il suo tecnico, ma a cui forse manca personalità nei momenti chiave dei match. Lo dimostrano i gol presi subito dopo i rigori sbagliati, lo dimostra anche la difficoltà sperimentata dopo l’avvio aggressivo di secondo tempo da parte della Roma nel derby di ritorno per far riaffiorare incubi e fantasmi tra le biancocelesti, che pagano anche un fuorigioco dubbio fischiato nel primo tempo su un’incoraggiante situazione per Le Bihan e uno molto probabile non ravvisato sul momentaneo 2-0 di Giacinti.
Sfortuna e difficoltà che non aiutano e si riflettono dentro e fuori dal campo. Con Moraca che rimane fuori dalle convocate nel derby per una scelta tecnica che, come appreso dalla nostra redazione, nasconde anche uno stato influenzale nella settimana di avvicinamento. E con Goldoni, nella stessa settimana provata anche da falso nueve prima del ritorno al consueto 3-5-2, in difficoltà come del resto l’intera squadra. Ma dalla principale protagonista della promozione della scorsa stagione, fin qui poco impiegata, e dall’attuale capocannoniere biancoceleste (quattro gol, a meno due dalla vetta assoluta) si potrà e si dovrà ripartire dopo quattro sconfitte nelle ultime quattro gare di campionato.
La Lazio Women, del resto, non ha altra scelta. Come sottolineato dallo stesso Grassadonia dopo il ko di domenica, la gara di sabato prossimo (12:30 al Fersini) contro la Sampdoria è diventa una finale. Perdendo, le biancocelesti sarebbero raggiunte dalle blucerchiate con - salvo sorprese - quattro squadre in due punti impegnate a evitare l’ultimo posto, l’unico che costerebbe la retrocessione. Con un successo tutto cambierebbe e, considerando anche lo scontro diretto tra Sassuolo e Napoli nella giornata successiva (biancocelesti a Torino contro la Juve capolista) e la sfida casalinga del Fersini contro il Milan prima della sosta natalizia, la Lazio potrebbe festeggiare il Natale più serena. Magari, sognando anche l’impresa di entrare a fine regular season tra le prime cinque. Ma tutto passa dalla gara con la Sampdoria, alla luce dei fatti forse anche più importante di una semplice finale.
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