Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

lazio women

Puglisi: “Cetinja? Pronto a scommettere tutto sul suo valore. Alla Lazio…”

Fabio Puglisi con Sara Cetinja
Il procuratore di Goldoni, Moraca e Cetinja interviene ai nostri microfoni per fare il punto sulle sue assistite e sulla novità dall'Azzurro
Michele Cerrotta

Nella lunga intervista esclusiva concessa ai microfoni di Cittaceleste, Fabio Puglisi, Consulente di Mercato di SportManager Group & SportManager International, ha parlato anche di Sara Cetinja, una delle nuove arrivate in casa biancoceleste. Portiere titolare della Lazio Women, la classe 2004 serba è arrivata a Formello dopo due stagioni al Pomigliano e una all’inter. Queste le parole del suo procuratore: “Le critiche? Permettimi bonariamente di sorridere, perché anch’io ho sentito qualche mugugno. La prendo larga e chiedo venia per questo. Cetinja è arrivata in Italia, al Pomigliano, nel periodo del lockdown. In due stagioni con la maglia delle Pantere è stata autentica protagonista di altrettanti miracoli: due salvezze su cui nessuno avrebbe scommesso. Il primo anno Sara si è classificata terza come numero di parate, l’annata successiva prima, lasciandosi alle spalle portieri del calibro di Giuliani e Baldi.

Conclusa la parentesi in Campania, abbiamo accettato la proposta dell’Inter. Là Cetinja, complici anche i numerosi infortuni occorsi a Durante, ha giocato ventisei partite su trentadue stagionali. E sfido chiunque a dire che le nerazzurre abbiano disputato un intero campionato con un portiere di riserva come titolare. Sara ha collezionato quattro clean sheets, di cui uno nella partita contro la Roma (unica sconfitta della squadra di Spugna nella stagione regolare, ndr) e un altro contro la Juventus a Biella nel corso dei Play Off (primi punti nella storia presi dall’Inter Women in casa della Juventus, ndr). Per quattro volte è entrata nella Top XI settimanale della FIGC e per una in quella europea di DAZN ed Ata Football. Nello scorso campionato le è stato consegnato anche il Premio APPORT (Associazione Preparatori dei Portieri, ndr) come miglior estremo difensore Under 23 della stagione precedente. Quindi, a mio avviso, il campo dice che stiamo parlando di una calciatrice di valore assoluto.

Quando ha cominciato a prospettarsi l’ipotesi Lazio, io per primo dissi a Sara che per lei sarebbe stato un ulteriore step di crescita. A Pomigliano infatti era indiscutibilmente la titolare. All’Inter è stata un numero. Ha fatto il suo lavoro bene in campo e fuori, senza che le venissero dati particolari obiettivi. Venendo a Formello sapevo che avrebbe avuto più pressione, che sarebbe stata messa in discussione e che avrebbe dovuto convivere con tutto ciò. Quando le recapitai l’offerta scritta della società del presidente Lotito parlammo a lungo. Le diedi due giorni per decidere, ma si fece bastare solo una notte. L’indomani firmò subito!

I conti li faremo alla fine, ma io credo tantissimo in Sara Cetinja come calciatrice e come persona. Anzi, se permetti, su di lei vorrei raccontarti un aneddoto. Partiamo dal presupposto che io in questo lavoro, per scelta, non faccio Recluting. Tutte le calciatrici che seguo sono arrivate spontaneamente da me attraverso un giro di passaparola. Tutte tranne due: Giada Catena, classe 2006, centrocampista della Roma Primavera, e Sara Cetinja. In questo caso le ho seguite, inseguite e volute a ogni costo. La prima volta che vidi giocare Cetinja dal vivo fu proprio contro la Lazio. Era il 16 aprile del 2022, tra l’altro il giorno del suo compleanno. La partita finì 1-1. Visentin riprese le Pantere, dopo che Sara aveva compiuto almeno tre interventi decisivi a salvare la propria porta. Ne rimasi folgorato.

Quando riuscii, grazie all’aiuto di alcuni amici, a convincerla ad andare a cena per parlare di una futura collaborazione, nemmeno a farlo apposta, l’indomani entro mezzogiorno dovevo essere dalla parte opposta dell’Italia. Nonostante tutto, non rimandai l’appuntamento e la mattina successiva partii alle 4 da Pomigliano d’Arco dopo avere dormito solo pochissime ore. Anche la ragazza restò stupita dal fatto che le mandai un messaggio di saluto a quell’ora. Tutto questo solo per dire che Sara Cetinja per me non è mai stata un’opzione. Volevo seguirla e crescere con lei, punto e basta. Motivo per cui, oggi più di ieri, su questa giocatrice sono pronto a scommettere tutto. E sono sicuro di vincere questa scommessa”.