È Martina Piemonte l’ultimo - per ora, in attesa dell’ufficialità di Lina Yang - dei nuovi acquisti in casa Lazio Women. La neo calciatrice biancoceleste si presenta così ai microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste: “È stata una trattativa molto lunga, impegnativa. Non è stato facile perché arrivavo dalla Premier League che era il mio sogno. Prendere questa scelta è stata davvero dura, ci ho messo tanto, infatti ho già chiesto scusa alle mie compagne per il ritardo (ride, ndr). Una volta presa, però, mi è scattato qualcosa dentro. E quando succede questo credo che venga tutto da solo, non ci ho pensato due volte: altre opportunità, altre cose, questa era la maggiore opportunità e l’ho sentito subito. Ho preso tutto in fretta, sono scappata qui. Ancora devo realizzare, sto riportando qua il sogno che avevo.
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WOMEN | Piemonte: “Trattativa lunga, poi è scattato qualcosa. La Lazio…”
Le cose le porto dentro, sono molto contenta di questa scelta. Sicuramente il mio sogno era la Premier, che è il miglior campionato al momento. L’Italia sta crescendo tanto, mi aspetto un campionato competitivo e difficile. Sono contenta di tornare in Italia con la Lazio per mettere in campo il mio bagaglio di esperienza. La Lazio è il club giusto. A me non piacciono le cose facile, sarebbe stato semplice tornare in squadre già complete. Ho sempre amato cose difficili perché ho sempre sudato tutto nella vita. Forse meritavo di più, ma ora ho davanti una sfida e un onore nel portare tutto il mio bagaglio nella Lazio. Mi ha scioccato tutta l’importanza e la dedizione che stanno dando al femminile, mi ha colpita subito. Sarà difficile, è normale. Ma sono pronta a tutto, a metterci il cuore.
Dalla Lazio ricomincia una nuova parte della mia carriera. Il destino parla da sé: sono romagnola, di Ravenna, che è stata la squadra in cui ho reso di più: la Lazio ha vinto il campionato un anno fa proprio a Ravenna. È tutto scritto, sto solo seguendo il destino: dalla Premier all’Italia, era il mio ultimo pensiero ma ora penso sia giusto così. Sicuramente essere il centravanti della Lazio è sempre una responsabilità, parla la storia. È una responsabilità avere questo ruolo, a maggior ragione pensando a esempio come Carolina Morace e Patrizia Panico. Sarebbe un onore o un privilegio ripercorrere le loro gesta. Lavorerò giorno per giorno e poi vedremo: conta il campo, non mi piace parlare di numeri.
L’Europeo? È stata una grande soddisfazione dopo il mondiale che è andato come è andato. Qualificarci come prime era l’obiettivo principale, ma ora ho solo un obiettivo: fare bene con la Lazio, dare il massimo in ogni gare e in ogni partita. Il resto viene da sé. Il derby? Non poteva esserci miglior partita per iniziare. È la cosa più importante nella Capitale, tutti sappiamo quanto sia importante iniziare bene. Il derby parla da sé: non devo dire niente, sicuramente metterò tutto il mio fuoco e tutta la mia anima in campo e per le compagne. Ho tatuate tutte le esperienze della mia vita, credo che fare un tatuaggio della Lazio possa diventare uno dei miei obiettivi”.
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