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Goldoni, Lazio Women
E' stata il colpo dell'estate per la Lazio Women. Eleonora Goldoni, classe 1996, si è da subito calata appieno nel mondo biancoceleste. diventando uno dei punti fermi della formazione di mister Grassadonia. Purtroppo, un infortunio la sta tenendo lontano dai campi nelle ultime settimane, ma il rientro è ormai alle porte. Questa sera, la calciatrice biancoceleste è stata intervistata durante la trasmissione "Dimensione Calcio" condotta da Katia Serra e Martina Angelini, in onda sulla Bobo Tv Channel.
Queste le sue parole: "Finalmente posso dire di stare bene, sono in ripresa da questa frattura. Mi sono fatta male l'11 dicembre contro il Tavagnacco: durante uno stacco di testa sono atterrata con il piede sinistro male e ho avuta una frattura composta del malleolo sinistro. Posso dire che manca poco al mio rientro, ho ripreso a correre senza dolore e a toccare la palla. Sono rientrata in gruppo, quindi manca veramente poco. Sono arrivata alla Lazio a inizio agosto e ho trovato un clima fantastico. Con tante compagne siamo diventate amiche, andare al campo diventa sempre più bello.
A Napoli ho passato momenti bellissimi, sono stata molto bene. Ho conosciuto anche molta gente del posto, mi è capitato di tornarci ultimamente e ho avuto l'occasione di tornare nei posti in cui abbiamo vissuto. Quest'anno il campionato è molto combattuto. Il nostro obiettivo è quello di pensare in partita in partita. Il pareggio della Ternana contro il Tavagnacco ci ha ridato grinta, abbiamo esultato molto. Credo che si risolverà tutto nelle ultime giornate. Purtroppo il pareggio di due settimane fa contro il Genoa ha fermato la nostra corsa, ma siamo ancora lì a pari punti con la Ternana. Avevamo creato tanto, ma abbiamo finalizzato poco.
Il Cesena merita il posto che occupa, è solamente a un punto da noi. Merito anche all'allenatore e allo staff per il lavoro che mettono ogni giorno, potrebbe essere l'outsider da qui a fine stagione. A me questa situazione di classifica piace, ci costringe a dare il 100% ogni giorno. La pressione? Mentirei se dicessi di no. La Lazio è un club importante, lo scorso anno la promozione è sfuggita all'ultimo. Vogliamo quindi conquistarla quest'anno, ma il mister è molto bravo a tranquillizzarci in ogni situazione.
Mister Grassadonia è un ottimo allenatore, oltre che meritocratico. E' una persona molto sensibile, cosa non facile da trovare in questo ambiente. Sa usare sempre la parola giusta al momento giusto, questo a noi calciatrici aiuta molto. Inoltre, è una persona molto diretta. Riesce sempre a essere schietto, e questo evita di creare malintesi anche all'interno del gruppo. Lui ha saputo prenderci da subito. Se dovessi consigliare un nome di una mia compagna forte è Giulia Mancuso, non la conoscevo e mi ha impressionato. Lo scorso anno è stata fuori per la rottura del crociato, quest'anno ha trovato continuità e tranquillità.
La passione per il calcio nasce da piccola, non c'è un momento preciso. Di giorno in giorno ho capito che questa era la mia passione. Ho avuto diversi momenti difficili, tra situazioni personali e infortuni, ma questi momenti mi hanno fatto capire che ci tenevo tanto. Finché avrò questa passione, rientrare da ogni situazione complicata sarà sempre più facile. Con la prima squadra abbiamo un ottimo rapporto, grazie all'iniziativa della "Lazio nelle scuole" poi è più facile. Mi è capitato di confrontarmi con loro, mi hanno fatto un sacco di domande.
Il presidente Lotito è molto presente, lotta molto per metterci allo stesso livello della prima squadra maschile. Ci segue spesso, così come tutta la società. In questo momento, poi, a Formello stanno costruendo una parte tutta dedicata a noi. Ci hanno detto che è praticamente come quella dedicata alla prima squadra. Il mio obiettivo fuori dal calcio? Sicuramente avere una famiglia e dei bambini, a breve mi eserciterò perché diventerò zia. Ho comunque tanti progetti, sia nel calcio che nel mondo della moda con un mio brand. A breve inizierò anche a studiare per diventare preparatrice atletica.
Un pensiero su Sara Gama? Ho avuto la fortuna di essere la sua compagna di squadra in Nazionale. Ho sempre apprezzato la sua professionalità e serietà, oltre che la grande passione messa dentro e fuori dal campo. Non è facile essere capitano del club e della Nazionale, ma essere anche l'immagine di un movimento. Ha fatto tanto per noi, per le ragazze che giocheranno in futuro e continuerà a farlo. A livello federale e sul campo bisogna solamente farle i complimenti: chiunque di noi può solamente avere un ricordo positivo".
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