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Puglisi: “Moraca un orgoglio, ha incantato la Lazio. Vi assicuro che quest’anno…”

Fabio Puglisi con Giusy Moraca
Il procuratore di Goldoni, Moraca e Cetinja interviene ai nostri microfoni per fare il punto sulle sue assistite e sulla novità dall'Azzurro
Michele Cerrotta

Nella lunga intervista esclusiva concessa ai microfoni di Cittaceleste, Fabio Puglisi, Consulente di Mercato di SportManager Group & SportManager International, ha parlato anche di Giusy Moraca, trascinatrice lo scorso anno della squadra di Grassadonia. Dal passato fino al futuro: tanti i temi toccati, con un retroscena sulla trattativa che l’ha portata alla Lazio Women. Queste le sue parole: “Ho incontrato e conosciuto Giusy a Sassuolo mentre seguivo Goldoni. Anche lei, nella sua prima vera esperienza lontana da casa, trovava poco spazio. La incrociavo spesso in tribuna. Era apatica, spaesata, triste… Così è cominciato il nostro percorso insieme. Sempre in salita. Me lo chiese lei e io accettai tra la diffidenza di tanti, che la vedevano incostante, immatura, inadatta a tante cose.

La ragazza voleva tornare a Pomigliano nel gennaio del 2023. Alla fine il Sassuolo si oppose: non l’avrebbe ceduta ad una diretta concorrente. A un giorno dalla chiusura del mercato invernale avevamo sul piatto due opzioni: Napoli e Lazio, entrambe in Serie B. Io spingevo per portarla a Formello, ma Napoli per Giusy voleva dire casa… Ha deciso al fotofinish e ha scelto la Lazio.

Abbiamo fatto una corsa contro il tempo, con il trasferimento che è stato ratificato a due ore dal gong. In biancoceleste Moraca ha subito incantato. I primi sei mesi ha segnato nove goal e sfornato sei assist. La scorsa stagione sedici reti (alcune bellissime, ndr) e undici assist. Credo che sia stata la calciatrice a cui il tifo laziale si è più affezionato negli ultimi anni.

Tutta questa premessa per dire che, delle ragazze che io seguo, Giusy Moraca è oggi quella di cui sono maggiormente orgoglioso. È cresciuta tantissimo negli ultimi anni. È diventata prima di tutto una persona vera, capace e pronta ad affrontare le difficoltà che la vita le ha messo di fronte. La ragazza spaesata e apatica di Sassuolo è solo un ricordo. Giusy oggi sta affrontando l’attuale situazione con una maturità e una determinazione davvero top.

Ha giocato sessanta minuti, partendo da titolare, contro Orobica in Coppa Italia e Sampdoria in campionato. Per il resto solo brevi spezzoni, nei quali però ha colpito due traverse e fatto bellissime giocate anche nel poco tempo avuto a disposizione. Giusy Moraca è una giocatrice estrosa. Alcune sue invenzioni col pallone tra i piedi valgono da sole il prezzo del biglietto. Io la ringrazio perché mi tiene sempre lì, a un passo da lei, e mi dà la possibilità di gustarmi la sua crescita personale e di emozionarmi ogni volta che la vedo giocare su quel prato verde. Io seguo il calcio da tanti, troppi, anni e so che basta un episodio, una scintilla, un’opportunità ben sfruttata per cambiare la stagione di un’atleta. Giusy deve solo proseguire su questa strada con impegno e determinazione. E vedrete che fra qualche mese per lei staremo a raccontare una storia diversa da quella attuale”.