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lazio women
Gothberg, Lazio Women
Una freccia sulla fascia, elegante in fase difensiva e letale nella metà campo avversaria. Terzino di ruolo ma quasi ala per vocazione, come dimostrano i 4 gol in stagione con la maglia della Lazio. E mai reti banali: dopo quella nel recupero per il 5-1 finale alla Res Roma nel derby sono arrivate marcature pesantissime, decisive per la promozione. Chiedere a Genoa (2-2 in trasferta al 93’), Cesena (3-2 valso la vittoria al 71’ e ancora fuori casa) e Ternana. Proprio la rete alle umbre, nel recupero del primo tempo, poteva valere la Serie A. Il pari a nove secondi dal triplice fischio ha rimandato la festa di una settimana, ma di certo non ha rovinato una stagione incredibile per Maja Gothberg, sempre in campo con la Lazio Women di mister Grassadonia. Ben 31 presenze su 32 tra campionato e coppa, 30 di queste da titolare e appena 186 minuti saltati su 2880. Affidabilità e qualità sulla fascia sinistra della difesa biancoceleste e un ruolo da protagonista nella corsa alla Serie A. Proprio per commentare la stagione appena conclusa, Maja Gothberg è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste.
Primo anno in Italia e subito cavalcata trionfale verso la promozione. Qual è il bilancio della stagione e che sapore ha la vittoria del campionato?
“Di sicuro molto buono! Il mio obiettivo e quello della squadra è stato dal primo giorno quello di vincere, è ciò per cui ci siamo allenate e siamo scese in campo in ogni partita. È stato bello raggiungere il nostro traguardo vincendo il campionato di Serie B”.
Il ruolo di favorite lo avete avuto sin dall’inizio, la Serie A era l’obiettivo dichiarato. Avevate pressione addosso ma il cammino è stato quasi perfetto. C’è stata una gara o un momento in particolare in cui avete capito che ce l’avreste fatta?
“Ho creduto nella squadra nel corso di tutta la stagione, ma è difficile dire esattamente in quale momento l’abbiamo realizzato. Ovviamente quando Visentin ha segnato il secondo gol contro il Ravenna l’ho capito abbastanza chiaramente”.
Uno spogliatoio sempre unito, a prescindere da chi giocava e chi aveva meno spazio. Qual è stato il vostro segreto?
“Da quando sono arrivata alla Lazio ho detto di aver trovato una squadra accogliente e un gruppo di belle compagne. Anche se non parlo o capisco del tutto l’italiano, ognuno mi ha aiutato e ha contributo a rendere il mio tempo trascorso qui più semplice. Tutte le giocatrici e lo staff sono stati importanti nel corso di tutta la stagione e hanno contributo a modo loro, sia dentro che fuori dal campo, affinché potessimo diventare un bel gruppo che vuole crescere e si allena per il proprio obiettivo, ossia quello di vincere insieme”.
Sempre titolare tranne con l’Inter in Coppa Italia e nell’ultima giornata di campionato. Prestazioni di alto livello e quattro reti, sempre decisive e spesso in scontri diretti: c’è la tua firma sulla promozione. Che soddisfazione è a livello personale aver concluso una stagione con questi numeri e quanto è stata importante la fiducia di mister Grassadonia?
“Sono molto grata di essere riuscita a giocare così tante partite e sono felice di aver contributo in qualche modo al bene della squadra con il mio stile di gioco. Sono molto grata per la fiducia che mi ha dato mister Grassadonia, per me è stato molto importante avere lui come allenatore perché è un tecnico molto bravo con molta conoscenza ed esperienza. Ho grande rispetto per lui, sia come allenatore che come persona”.
Hai già vinto trofei, sia con i club che con la nazionale giovanile, hai giocato in Champions League e hai avuto modo di calcare palcoscenici importanti. A che punto pensi sia il calcio italiano rispetto al resto d’Europa e cosa ti aspetti dalla prossima stagione in Serie A?
“Sono felice di essere in una squadra che ha l’obiettivo di vincere. Sono contenta di aver giocato partite internazionali e vinto diversi campionati. È difficile comparare il calcio italiano con quello del resto d’Europa perché lo stile di gioco è molto differente. Certamente la Serie A sarà un ulteriore step in avanti rispetto alla serie B e ci saranno ritmi più alti e match più complicati”.
A proposito di Serie A: gli ultimi campionati parlano di un distacco importante tra chi arriva dalla B e le altre. Anche la Lazio ha avuto modo di sperimentare questa difficoltà tre anni fa, retrocedendo subito. Questo gruppo ha le carte in regola per ribaltare i pronostici e mettere le basi per un futuro da protagonista anche in massima serie?
“Non posso dire molto degli ultimi campionati di Serie A. Ma La Lazio è un club che ha offre molte opportunità con ottimi allenatori e dirigenti e con una struttura di estremo livello. Ci sono ottime possibilità per la nostra squadra di fare bene in Serie A”.
Gli allenamenti a Formello nella stessa struttura della squadra maschile, uno staff di livello a disposizione e una dirigenza presente. Non è una cosa comune, soprattutto per le squadre di Serie B. Ha influito nella scelta di sposare il progetto Lazio? Può darvi un piccolo vantaggio nell’approccio alla prossima stagione, magari anche grazie alla nuova ala dedicata alla Lazio Women nel centro sportivo?
“È veramente un grande vantaggio che non hanno molte squadre femminili e questo è stato qualcosa che ha significato molto per la nostra squadra in questa stagione. Sono molto colpita dal Centro Sportivo in cui ci alleniamo, dalla grande qualità dello staff e della dirigenza che ci ha aiutato nel corso di tutta la stagione per permetterci di raggiungere il nostro obiettivo di vincere il campionato. Penso che sia assolutamente un vantaggio avere in Serie A questo tipo di strutture e ciò dimostra alle altre società che la Lazio è un grande club che merita di essere in Serie A”.
Avete festeggiato a Ravenna, lo avete fatto nuovamente con la fine del campionato. Ora le vacanze prima di tornare in campo per la prossima stagione. C’è un ricordo che ti porterai dietro dell’anno appena concluso? E quali sono gli obiettivi, a livello personale e non solo, per la prossima stagione?
“È stata una bella sensazione festeggiare finalmente la vittoria del campionato perché è stato un giorno per cui tutta la squadra ha lottato nel corso di tutta la stagione. Non ho un momento in particolare che porterò con me, ma porterò dentro di me tutta la stagione come un bel ricordo a cui pensare in vista della prossima. Finora mi sono solo concentrata su questa stagione e sul fatto di vincere il campionato, ora ho bisogno di qualche settimana di riposo per elaborare la vittoria del campionato prima di iniziare a pensare alla prossima stagione”.
Due domeniche fa allo stadio Olimpico avete partecipato a una giornata storica per la Lazio e i suoi tifosi. Che emozione è stata essere lì, il giro di campo all’intervallo e in generale partecipare a quella festa?
“È stato incredibile e qualcosa che non dimenticherò mai. Penso che la Lazio sia davvero un grande società e sono grata di aver preso parte ai festeggiamenti della storia della Società e credo che la festa di domenica scorsa sia stata meravigliosa”.
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