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ROMA - Il cambio di mentalità adesso è sotto gli occhi di tutti. Non è un caso che i biancocelesti abbiano imparato a vincere negli ultimi minuti. Ci credono, non si arrendono e così dall'Atalanta in poi, sono arrivati tanti punti. Vedi Ferrara, una volta la Lazio avrebbe perso una gara come quella di ieri, la maturazione è evidente negli ultimi mesi. Peccato invece per le solite reti prese da calci da fermo o punizioni. Lì deve lavorare, Inzaghi. Chiamatela pure zona Lazio: dall'Atalanta al Sassuolo, ossia da sosta a sosta, adesso sono 3 (Milan, Fiorentina e Sassuolo) su sei, le gare vinte negli ultimi minuti. Non s'arrendono mai, i biancocelesti, trasformano in tre punti i pareggi. E pensare che una volta non sapevano rimontare, provavano a gestire e alla fine finivano per soccombere. Basti pensare alla gara con la Spal di ormai due mesi fa. Superata a Reggio Emilia la prova di maturità.
Il salto va ora fatto in difesa, perché la Lazio continua a subire gol su palla inattiva: è arrivato da un corner il gol di Caputo, dopo una spizzata. Bisogna difendere meglio la porta.
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