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gazzanet
ROMA - Ieri mattina è andato in scena l’incontro tra club e arbitri, poi nel pomeriggio la riunione tecnico-operativa. Nel vertice di ieri in via Rosellini a Milano c'è stata l’occasione per portare avanti il progetto trasparenza.
La rivoluzione del VAR che condurrà alla creazione del un VOR (Video Operation Room) centro unico a Coverciano sulla falsa riga del modello Bundesliga. La novità importante sarà relativa alla sala tecnologica, in quanto quest'ultima potrà essere aperta alle società. Per aumentare la trasparenza, l'idea è quella di costruire un’area adiacente alla sala VAR, separata da una vetrata per poter osservare il lavoro svolto dagli arbitri davanti al video. La rivoluzione potrebbe prendere il via già dalla stagione 2019/20. Un grande e ulteriore passo in avanti rispetto ad ora, con gli arbitri che prendono le decisioni posti in delle postazioni specifiche all'interno dello stadio, oppure all'interno di pulmini parcheggiati vicino l'impianto sportivo. Questa soluzione permetterebbe di selezionare addetti al VAR di livello, come ad esempio ex arbitri che hanno cessato la loro attività di recente: come ad esempio Banti e Mazzoleni entrambi giunti all'ultimo anno di attività sul campo. Le strutture saranno dotate di impianti Hight Tech e fibra internet di ultima generazione, per collegare tutti gli stadi. Il VAR vivrà la sua rivoluzione a soli due anni dal suo insediamento in Serie A. Servirà a diminuire le polemiche?
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