- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
gazzanet
ROMA - Contro il Siviglia è arrivata la prima eliminazione stagionale per la Lazio. 2-0 e saluti all'Europa League.
In effetti tra andata e ritorno il 3-0 di differenza dagli andalusi è stato dato solamente dalle mancate finalizzazioni da parte dei biancocelesti. Nella sfida del Sanchez Pizjuan tra i giocatori che sono andati più in crisi vi è stato Patric.
Così come Marusic, Patric ha ribadito la sua scarsa forma e il suo rendimento sottotono anche contro il Siviglia. A differenza dell'esterno montenegrino però, che lo scorso anno ha abituato i tifosi biancocelesti a buone prestazioni, sullo spagnolo non c'erano grandi aspettative, bastava facesse il compitino. Eppure, appena il livello delle squadre avversarie si alza, Patric dimostra subito di non essere all'altezza, neanche per fare il minimo sindacale. Molto male ieri. Salite in ritardo, mai un anticipo, sempre saltato, e il bello è che la partita l'ha giocata perlopiù la Lazio.
Lo spagnolo questa gara non l'avrebbe dovuta neanche giocare, visto che è stato reintegrato nella lista per l'Europa League a causa dell'emergenza difensiva biancoceleste. In più a peggiorare la sua situazione, al momento della sostituzione Patric, invece di capire il momento, prende e se ne va stizzito negli spogliatoi, con Inzaghi e Farris a rincorrerlo per riportarlo in campo. Un comportamento non molto da professionista, senza considerare che insieme a Marusic il numero 4 biancoceleste era in lizza per il peggiore in campo. E' lui la dimostrazione delle famose "seconde linee di livello" della Lazio auspicate dalla società.
© RIPRODUZIONE RISERVATA