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ROMA - Claudio Ranieri è tornato a parlare della ripartenza della Serie A e lo ha fatto a Il Corriere della Sera. Ecco come si è espresso l'allenatore della Sampdoria: "Prima del calcio deve ripartire il Paese. Hanno ragione la Pellegrini e Fognini. Non c'è solo il pallone. Anzi dico di più: essendo il nostro uno sport di contatto, dovrebbe essere l'ultimo a rimettersi in moto, sicuramente dopo le altre discipline per natura più distanziale, come per esempio nuoto e tennis. Sono d’accordo con chi dice che la stagione va finita, così non si arrabbia nessuno. Ma nei termini e nei modi giusti. La salute viene prima di ogni altro interesse. Non bisogna ripartire perché dobbiamo, ma farlo quando siamo certi che tutto andrà bene. Quando? Nel momento in cui gli ospedali non saranno più ingolfati e i test accessibili. Gli interessi della comunità vengono prima di quelli del calcio. Altrimenti significa prendere in giro gli eroi che ogni giorno lottano per noi".
Ricominciare in agosto, finire il campionato a novembre e giocare la prossima stagione nell’anno solare è una possibilità.
"È un’ipotesi. Non so se quella giusta enon so se si può fare. Di sicuro non vedo perché si debba correre adesso con tutte le problematiche eirischi che ci sono. Dopo una sosta così lunga avremo bisogno di almeno sei settimane per verificare che tutto sia sotto controllo".
Lei ha parlato della possibilità di avere cinque sostituzioni.
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