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gazzanet
ROMA - Il ginepraio del calcio italiano ancora non trova una risoluzione che accontenti tutti, il Coronavirus ha scoperchiato il vaso di Pandora di una struttura per nulla coesa ed omogenea, dove a prevalere sono gli interessi personali senza la minima visione di bene comune. E così eccoci, all'alba della ripresa del campionato, con ancora tantissimi dubbi. Il problema principale, ora, gira intorno ai playoff e playout - piano B individuato dalla Lega Calcio in caso di nuova interruzione - sui quali non sono stati ancora decisi tempi e modalità. Il motivo? Semplice, magna pars dei club appaiono contrariati. Una decisione, qualsiasi essa sarà, andrà presa entro e non oltre il 20 giugno.
VENTI SEPARATISTI - La crisi ha rilevato la poca compattezza che tiene unite Serie A e Federcalcio. Tanto che, scrive oggi il Corriere dello Sport, c'è chi guarda Oltremanica e pensa ad una scissione: i club stanno pensando - sulla scorta di quanto avviene in Premier League - di liquidare il proprio organo federale e di assumere maggiore autonomia. Non completa, ovviamente, anche Inghilterra la FA mantiene un diritto di veto. Ma senza dubbio un surplus di sovranismo in mano ai club. Qualcuno ci sta pensando.
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