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ROMA - Mancavano le reti della difesa e del centrocampo. La sesta giornata restituisce un'altra Lazio. Nessuno spreco. Anzi, dopo le occasioni buttate sotto porta al vento, sembra un miraggio l'ultimo record: 26% di gol (4) per tiri (13), meglio addirittura del derby (23%, finito 3 a 0) del 2018. Inzaghi è più che soddisfatto, ma adesso non ammette nessun passo indietro.
Il suo 3-5-2 fa un salto: con squadre con lo stesso modulo (Cluj e Inter) sinora non era arrivato mai un punto, ma non è casuale il volo col ritorno al passato. Il calcio d'Inzaghi va recepito, ecco perché lui venerdì aveva chiesto ai senatori una mano. La pace con Immobile si vede nel pubblico abbraccio, il patto Champions nelle prestazioni dei “vecchietti” Radu e Lulic in campo. Il rumeno piazza addirittura la palla all'incrocio, il bosniaco sforna un cross dietro l'altro. Sull'altra fascia persino Marusic (conclusioni a parte) sembra rinato. Un'ulteriore conferma del mercato estivo bocciato perché persino il prontissimo Lazzari è già spodestato. Come contro il Parma, Inzaghi s'affida all'undici vincente in Coppa Italia per riacciuffare la vittoria e un posto meno all'ombra in classifica. Ora la luce in fondo al tunnel è più nitida.
Cittaceleste.it
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