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gazzanet
ROMA - Spunta un po' di Lazio nello scambio di battute tra Pavel Nedved, vicepresidente della Juventus e Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter con un passato nei bianconeri.
Durante l'evento "Il Foglio a San Siro" l'attuale dirigente nerazzurro ha risposto alla frecciatina di Nedved. L'ex centrocampista aveva detto "Marotta forse non è mai stato juventino". Così l'ex ds bianconero ha controbattuto ricordando all'ex Pallone d'Oro il suo passato biancoceleste: "Io sono un tifoso del calcio, è una malattia, con passione, tifo, insieme di valori. Ho frequentato da piccolo i campi di allenamento del Varese e da lì mi sono innamorato del calcio e quindi delle squadre nelle quali ho lavorato. Per me è una professione, seguo con particolare attenzione le gesta dei giocatori e spero sempre sia contento nella squadra che guido. L’uscita di Pavel, che a sua volta veniva dalla Lazio, è legata al suo essere spontaneo. Il concetto è che non si può pretendere che il dirigente, l’allenatore o il giocatore abbia una fede. Io tifo Varese. Ritengo che la professionalità conti molto".
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