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ROMA Cinica e accorta, la Lazio si riscopre improvvisamente diversa. Segna a raffica e mantiene la porta inviolata. Anche colpa del Genoa, per carità, ma merito sopratutto di una ritrovata solidità. La grigliata (offerta già dal pentito Immobile) di venerdì ha restituito al gruppo serenità. I singoli tornano a esaltarsi nell'unità. Bellissimi i triangoli, le azioni e le trame per trovare il vantaggio.
Il tanto criticato Strakosha (terzo clean sheet, dietro il solo Handanovic) sale in cattedra nel momento del bisogno: su Romero, con una parata da standing ovation, evita il pareggio. Poi si supera ancora con un doppio salvataggio. Il risultato è nemmeno un gol subito e un poker firmato sul tabellino da un biancoceleste diverso. Adesso, non solo per la difesa (appena 4 gol subiti), ma anche per la differenza reti (+7), la Lazio si ritrova dopo l'Inter (+11) al secondo posto. Ricomincia dal settimo in classifica (e 10 punti) però la scalata verso la Champions, con un Rennes di mezzo. In Europa Inzaghi è pronto a un altro turnover, deve gestire per forza le energie, ma occhio a nuove trasformazioni traumatiche.
Cittaceleste.it
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