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gazzanet
ROMA - È probabilmente l'uomo del momento, letteralmente rinato dopo una stagione con più ombre che luci. Luis Alberto si riprende tutto: la Lazio, la fiducia di Inzaghi e la Roja. Proprio dal ritiro della Nazionale spagnola, il giocatore, ha rilasciato un'intervista rinvenibile sull'edizione odierna del Corriere dello Sport.
SUL RITORNO IN NAZIONALE - "Quando giochi ad alto livello sai di poter essere convocato e così è stato. Sono felice per l'opportunità, spero ce ne saranno altre".
SULLA LAZIO - "Personalmente sto andando bene, ma come collettivo meriteremmo qualcosa in più".
SULLE DIFFICOLTA' INIZIALI - "Alla Lazio sono arrivato in un momento non facile ed i primi mesi sono stati molto complicati. Poi la fortuna ha girato dalla mia parte".
SU JONY - Non è facile adattarsi al campionato italiano, Leva ed il Tucu sono stati l'eccezione. Lui giocava in un altro ruolo ora deve imparare a muoversi da quinto, deve imparare specie la fase difensiva. È un ragazzo che lavora e che si fa volere bene, si farà notare".
SU IMMOBILE - "Non mi ha promesso nulla per i tanti assist. Se dovessi continuare a fargliene però cambierò le mie pretese e chiederò qualcosa... Magari un'auto".
SU LOTITO - "Lui non deve chiedere nulla, già sappiamo tutti quanti che l'obiettivo è qualificarci alla Champions League".
SU SIVIGLIA E ROMA - "La prima è casa mia. La seconda è la città che mi ha permesso di fare il salto di qualità a livello calcistico, sarò legato a Roma anche quando andrò via".
SULLA VITA ROMANA - "Tutti sono molto affettuosi. Quando esco vado spesso a fare shopping o al ristorante ma devo stare attento. Perché? Perché sono un fanatico della carbonara".
SU FIFA - "Non scelgo mai la Lazio, non voglio far arrabbiare nessuno e nemmeno Inzaghi. Ho una mia squadra personale con giocatori di varie squadre, così non faccio arrabbiare nessuno".
SULLA PERMANENZA - "Non credo sarà il mio ultimo anno qui, ho un contratto fino al 2022. Ma alla fine non dipende solo da me".
SUL RITORNO A SIVIGLIA - "Ho sempre detto di avere un affetto speciale per questo club e che non gli chiuderò mai le porte, ma non ho mai detto che debba tornarci ora. È diverso".
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