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Gasperini: “Partita da tripla, temiamo la forza della Lazio” – RIVIVI IL LIVE

redazionecittaceleste

Il tecnico e il capitano della Dea parlano prima della sfida contro i biancocelesti

ROMA - Mancano poco più di ventiquattro ore alla finale di Coppa Italia in programma domani sera alle ore 20.30 allo Stadio Olimpico di Roma tra la Lazio e l'Atalanta. Dopo le parole di Simone Inzaghi e Senad Lulic, alle ore 19.00 sono intervenuti in conferenza stampa anche il tecnico della Dea Gian Piero Gasperini e il capitano dei nerazzurri Alejandro Gomez.

Non abbiamo mai vissuto una partita così importante, cosa ne dice? 

"Sarei ben contento di vincere la Coppa, questo non è il merito di una persona sola, è un risultato ottenuto tutti quanti insieme dalla società alla città, tutti hanno spinto nella stessa direzione per questa finale ed è già un successo aver portato a Roma tutta questa gente da Bergamo"

Che partita si aspetta domani?

"Tutti possono capire l'importanza di questa finale per l'Atalanta, ma stiamo interpretando questa partita per quello che è. Affronteremo una squadra forte, c'è tutto il seguito che inevitabilmente chiama una finale ma la nostra forza fino ad oggi è stata quella di estraniarci da ciò che ci succede intorno. Abbiamo le nostre chance, loro sono forti ma in campionato siamo già riusciti a vincere contro squadre forti, è una partita alla nostra portata."

Più emozionato o curioso? 

"Un po' di emozione c'è, soprattutto oggi nell'incontro con il Presidente Mattarella. Credo che avvicinandoci all'impegno tutto questo sparisca, la concentrazione va su quello che dobbiamo fare sul campo come abbiamo già fatto l'anno scorso anche all'estero. Questa squadra sta facendo risultati da mesi, abbiamo un obiettivo forte nella testa"

Cosa l'ha stupita maggiormente di questa squadra?

"Abbiamo avuto bisogno di un po' di tempo anche a livello di inserimento dei nuovi, come Zapata. Giocando poi siamo riusciti a trovare l'equilibrio giusti, i nostri numeri sono straordinari e si può pensare qualsiasi cosa, ma difficilmente che l'Atalanta potesse essere il miglior attacco della Serie A e difficilmente si potevano immaginare i punti realizzati e il numero di vittorie ottenute"

Non teme il braccino vista la finale? 

"Sinceramente non temo questo, abbiamo rimontato tantissime partite e spesso siamo andati in svantaggio, come fatto anche l'ultima volta qui contro la Lazio. Spesso abbiamo ribaltato i risultati, ci saranno delle difficoltà dovute alla forza dell'avversario ma la cosa che conta di più è proporre in campo la miglior prestazione possibile"

Siete favoriti visto il precedente in campionato?

"Non penso che ci sia una favorita in finale, specialmente giocando a Roma contro la Lazio. La vittoria di dieci giorni fa ci ha dato consapevolezza, ma sarà un'altra partita ed è una gara aperta a tutti e tre i risultati"

Nove giorni fa si è già giocata questa sfida, quanto la gara di domani sarà diversa? Domani rientrerà Lulic, come sceglierà gli esterni? 

"Sugli esterni abbiamo Castagne, Hateboer e Gosens, in questo momento sono tutti a disposizione e posso utilizzare tutte le varianti possibili"

Sarà una finale atipica, non ci sono le big. Che significato ha per il calcio italiano?

"È atipica per la presenza dell'Atalanta, la Lazio c'è sempre stata in queste finali negli ultimi anni. Eliminare la Juventus ci ha dato la possibilità di arrivare in finale, quando batti il più forte di diritto puoi ottenere il risultato massimo. In questi ultimi anni la Juve ha dominato su tutto, questo è il primo anno dove dovrà lasciare almeno un trofeo, c'è movimento nel calcio italiano ma c'è molta distanza rispetto al primo posto, soprattutto le big devono cercare di avvicinarsi sennò vinceranno il campionato per troppi anni"

Atalanta favorita anche per lo stato di forma, la Lazio ha una pecca nei minuti finali. La gestione del finale vi favorisce? 

"Se ci volete dare il ruolo di favorita va bene, ma ho specificato che questa è una partita aperta a tutti e tre i risultati. Pensare che l'Atalanta possa essere favorita in finale contro la Lazio è strano, ma abbiamo le nostre chance. La partita è equilibrata, il campionato dice che i valori sono stati molto vicini, sarà una partita diversa dalle precedenti e saranno gli episodi a decidere le gare, noi siamo stati bravi ad andare anche sopra i possibili episodi"

Tutti parlano di lei come artefice di questo miracolo, pensa di poter vincere qui a lungo e di poter rimanere ancora o che l'Atalanta non può competere a lungo?

"A me vengono rivolti tantissimi complimenti, ringrazio ma continuo a ripetere che nessuno ottiene risultati senza ottimi giocatori. Se ci confermiamo a questi livelli, forse bisogna rivedere le valutazioni dei giocatori dell'Atalanta, quando si parla di tanti giocatori vi invito a pensarli in altre cosiddette big e ditemi se non possono fare altrettanto bene, possono reggere il confronto e credo che se l'Atalanta è in questa posizione forse è frutto del mio lavoro, ma soprattutto delle capacità e delle prestazioni di questi ragazzi, altrimenti diventerebbe difficile ottenere certi risultati. Avere continuità per chi ha introiti, ma molti meno rispetto ad altri, è una difficoltà perché se devi continuamente vendere e provare a confermarsi o siamo dei geni o da altre parti sbagliano, questo nel lungo periodo non è possibile. È già eccezionale il risultato di questi tre anni"

Visto quanto successo in Italia negli ultimi anni, in caso di trofeo o Champions avete previsto qualcosa di strano? 

"Vado dietro al Papu, balleremo tutti la Papu Dance"

Coppa Italia o Champions League?

"Vista da vicino è molto bella, pensiamo a questa per il momento. Le cose sono talmente ravvicinate che in qualunque modo non ci sarà tempo nel bene o nel male di pensare solo ad una, poi da mercoledì sera penseremo alla Champions League"

Mi duole deviare leggermente dalla finale, ma è inevitabile chiedere a Gasperini quale sarà il suo futuro?

"È normale in questo periodo, ci sono tantissimi accostamenti e credo che oggi dall'Inter all'Atalanta a scendere, ci sono talmente pochi punti e con due partite può succedere di tutto, dall'avere tutto al perdere tutto. In questo momento tutte stanno facendo un piano A, un piano B e un piano C, ma sono tutte impegnate a vedere le ultime partite e questo vale per tutti. Il futuro è la Coppa, il futuro è la Juventus e poi l'ultima partita, è veramente così per noi come per tutte. Da quel momento in poi si potranno fare programmi diversi, ho un contratto con la mia società e sicuramente la prima persona con cui affronteremo la questione sarà il Presidente Percassi"

"Volevo aggiungere una cosa sui tifosi che raggiungeranno domani Roma, ci saranno tantissimi tifosi che vengono da tanti ceti sociali, ci saranno donne e bambini, spero solo che non ci siano episodi di alcun genere che possano rovinare questo spettacolo, sia noi che i tifosi dovremo essere degni di questa finale, speriamo che sia un evento solo di calcio, dobbiamo avere tutti quanti questo impegno"

Domande al Papu Gomez. 

Cosa rappresenta per l'Atalanta questa finale, è una delle partite più importanti della tua carriera? 

"In oltre cento anni di storia l'Atalanta ha vinto poco, per la mia carriera ho avuto la possibilità di vincere in Sud America ma non in Europa, sarebbe incredibile vincere con l'Atalanta"

Quando sei arrivato a Bergamo l'Atalanta aveva altri obiettivi, cinque anni dopo cosa pensi?

"Diciamo che c'è stato un cambiamento di tutti soprattutto dalla società, è cambiata la società e ha merito anche mister Gasperini. Prima si pensava alla salvezza, adesso si gioca per traguardi molto più importanti e l'Atalanta è una delle società migliori, ma senza mister Gasperini questo non sarebbe successo"

Continui a guardare la Coppa, che effetto fa averla vicino? Sentite pressione te e gli altri due giocatori d'attacco?

"Non sentiamo pressione, noi tre davanti siamo i finalizzatori della squadra e siamo anche i più esperti. Non c'è pressione, anzi noi ci divertiamo tantissimo anche durante gli allenamenti, per noi è un vero piacere giocare qui. Vorrei abbracciare la Coppa ma non posso, spero di farlo domani"

A Roma si è parlato tanto di lei alla Lazio, che effetto le fa incontrarla? Il suo accentramento è la chiave di questa ottima stagione? 

"Non mi fa effetto, so che c'è stato un interessamento della Lazio ma sono sempre stato convinto della mia scelta di Bergamo, anche quest'anno si gioca per grandi obiettivi e sono felice di essere rimasto. La posizione è mia, sono nato trequartista fin dal settore giovanile e poi il calcio si è evoluto, ci sono stati cambiamenti che mi hanno portato sull'esterno, giocando in diverse posizioni. Con la partenza di Cristante mancava un trequartista, abbiamo deciso di provare con il mister e piano piano ci ho preso gusto, mi è piaciuto sempre di più e ora me la godo"

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