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gazzanet
di Lorenzo Beccarisi
ROMA - La Lazio ha rischiato di chiudere nel peggiore nei modi una settimana iniziata benissimo dopo la splendida vittoria di domenica scorsa a San Siro contro l'Inter.
Una doppia sconfita contro Spal e Sassuolo rischiava di tagliar fuori la Lazio dalla corsa Champions, il pareggio di Lulic salva parzialmente la baracca anche se la squadra di Simone Inzaghi sarà costretta ora a vincere a San Siro contro il Milan per rientrare nella lotta all'Europa che conta. Non basta il vantaggio di Ciro Immobile, capace di segnare su rigore in una giornata nerissima per l'attaccante biancoceleste che fallisce a 15 dalla fine il gol che avrebbe portato la Lazio sul 2-1. Nel finale il gol di Berardi sembra condannare la squadra di Inzaghi al secondo ko in fila, la rete di Lulic al 95esimo permette ai biancocelesti di rimanere comunque a tre punti dal quarto posto, in attesa del big match di sabato a San Siro e del recupero contro l'Udinese.
Nel primo tempo la Lazio è poco efficace, sterile in fase offensiva anche se domina la partita senza mai concedere ripartenze al Sassuolo. I neroverdi, a dir la verità, non fanno nulla per rendersi pericolosi dalle parti di Strakosha, presentandosi all’Olimpico con un copertissimo 5-3-2 per provare a portare a casa un punto inutile vista la tranquilla classifica degli emiliani. Il più pericoloso per la Lazio nei primi 45 minuti è Marco Parolo, libero di inserirsi maggiormente vista l’assenza dall’inizio di Milinkovic-Savic.
La ripresa inizia con uno stranissimo caso di VAR, Abisso decide di dare il rigore ai biancocelesti seguendo una regola che non è presente nel regolamento. Il tocco sul corpo di Locatelli teoricamente dovrebbe scagionare il centrocampista neroverde, ma il braccio è troppo largo e per questo Abisso dà il rigore che Immobile trasforma. La partita, teoricamente, dovrebbe diventare più facile per i biancocelesti che decidono di complicarsela dopo soli tre minuti. Follia di Radu che cerca un inutile cambio gioco nella propria metà campo, il Sassuolo recupera palla e con l’unica incursione della partita in area di rigore trova il gol del pareggio con Rogerio. Inzaghi mette da parte il turnover, inserisce Correa per Caicedo e l’argentino spacca la partita. Nel momento del bisogno, è però Immobile a “tradire” Inzaghi con tre occasioni da gol non sfruttate. Sulla prima con il destro è bravo Consigli, sulla seconda manca il controllo sull’assist meraviglioso di Milinkovic, entrato per Parolo. È clamoroso però l’errore a 15 minuti dalla fine sull’illuminazione di Luis Alberto, con il sinistro Immobile sbaglia a 5 metri dalla porta e la beffa arriva a due dalla fine. Il Sassuolo riparte in contropiede, l’uno-due tra Sensi e Berardi coglie impreparato il duo Acerbi-Radu e il numero 25 neroverde segna il gol che condanna la Lazio alla seconda sconfitta consecutiva.
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