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Notizie Lazio - Il cancello di Formello si rifà il look
ROMA - Pronti, ripartenza, attenzione massima. La Lazio ci prova e sfrutta l'ordinanza per tentare di dare a tutto il calcio una scossa. Oggi si parte con le visite mediche. Ieri pomeriggio il presidente Claudio Lotito era a Formello per un nuovo sopralluogo in prima persona durato fino al tramonto. Con lui c’erano altre figure di riferimento della società. Una “task-force” in realtà già attiva dall'inizio dell’emergenza sanitaria. Nei giorni scorsi il club manager Angelo Peruzzi si è occupato di controllare lo stato dei campi e dei macchinari dopo il lungo periodo di pausa. Il numero uno biancoceleste, invece, ha voluto visionare con i propri occhi, ancora una volta, i tre nuovi studi medici con le relative sale diagnostiche: lì i calciatori, rispettando tutte le disposizioni di sicurezza, si sottoporranno ai test sierologici e (solo nei casi sospetti da Covid-19) i tamponi, anche se ancora va recepito con quale frequenza. La Lazio è pronta, ma si dovrà poi uniformare a un protocollo nazionale ben preciso, che sarà seguito da tutta la Serie A. Ieri erano inizialmente state programmate delle “prove” nel centro sportivo, le ha bloccate lo staff medico. Che si assumerà in parte le responsabilità di quanto potrebbe succedere in futuro, proprio come avviene per le consuete visite di idoneità sportiva. Così solo Leiva, Vavro e Immobile ieri hanno lavorato, svolgendo un autorizzato trattamento terapeutico.
START
Oggi è un altro giorno, oggi è davvero un nuovo inizio. Domenica la Lazio aveva vissuto un tourbillon d'emozioni nell'animo. Prima la gioia per l'ordinanza, accolta come una liberazione nella chat di squadra su Whatsapp, poi la furia contro Spadafora, che aveva nuovamente stoppato il calcio. Ieri il Ministro dello Sport si è ammorbidito: «Bisogna avere pazienza e cura di tutti gli atleti e operatori delle discipline di squadra, stiamo stabilendo tutte le linee guida, siamo al lavoro». Eppure la Lazio non si fa intimorire e va avanti secondo il proprio pensiero. Nessuna paura – almeno di facciata - che questo atteggiamento possa ulteriormente irrigidire il Governo e spingerlo a bloccare definitivamente e anzitempo il campionato. Come la Roma, il club biancoceleste vuole già procedere alla visite in anticipo, portarsi avanti col protocollo. Ha deciso di cominciare già oggi con tutti i tesserati, che non si dovranno incontrare fra di loro e entreranno nel quartier generale da accessi diversi. E la privacy degli atleti, prima, durante e dopo i test medici, sarà garantita, soprattutto se qualcuno dovesse essere positivo. Quindi ognuno verrà dirottato su un proprio campo per l'allenamento individuale consentito. Niente palla né un tecnico al proprio fianco, anche se qui sorge una nuova questione relativa a un ruolo: i portieri avranno bisogno almeno dello sparapalloni per riscaldare ed esercitare i loro guantoni.
Alberto Abbate
Valerio Cassetta
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