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Notizie Lazio: numeri di maglia
ROMA - Tutto in una notte. Tornare in Champions, vendicarsi del Borussia Dortmund, segnare e raggiungere (o addirittura superare) Beppe Signori nella classifica dei bomber della storia della Lazio. Sogna una serata speciale, Ciro Immobile. Una di quelle da non dimenticare mai, fissare nella memoria e raccontare ai nipotini. E chissà che non sia stato proprio il destino a scegliere l’avversario perfetto in una notte che potrebbe essere davvero perfetta. Ha sofferto non poco, l’attaccante biancoceleste dopo quanto accaduto in nazionale la settimana scorsa. Gli errori sotto porta, le eccessive critiche. Un film che si ripete ogni volta che rientra dall’esperienza con la maglia azzurra. E Ciro, come ogni volta, incassa, fa spallucce e si prepara a rispondere a suon di gol come è riuscito a fare in questi ultimi quattro anni con la maglia biancoceleste: 126 reti in 181 partite. Solo Messi e CR7 hanno numeri simili. In più stavolta c’è il Borussia Dortmund, una delle ferite non ancora rimarginate di Immobile. Un ex al veleno, anche se Reus e Hummels sono suoi amici.
DA FLOP A TOP
Era l’estate del 2014 e Ciro faceva faville in campionato con la maglia del Torino, 24 reti in 33 gare. Klopp se ne innamorò e per sostituire il “traditore” Lewandoski (che decide di lasciare il Dortmind a parametro zero per andare al Bayer), fece spendere 20 milioni di euro per accaparrarsi Ciro. Ma in quella stagione, a parte la Supercoppa vinta sul Bayern, tutto va storto, non solo per il giocatore, ma soprattutto per il club tedesco che non ingrana né in campionato, né in Champions, tanto che il Guru Jurgen venne esonerato e sostituito da Tuchel. Per Immobile fu un anno nero, tanto che a fine stagione venne ceduto in prestito con obbligo di riscatto al Siviglia. Da lì la storia del bomber biancoceleste è nota con l’approdo alla Lazio la stagione successiva. Un periodo quello tedesco che Immobile non ha mandato giù. Sa che poteva fare di più, ma allo stesso tempo gli sono piovute addosso critiche pesanti ed eccessive. Come quella della Bild che lo definì un “flop”, un “bidone”, un “uomo pigro” e “uno dei più grandi errori della storia del club”. Nemmeno dopo la conquista della Scarpa d’Oro ai danni di Lewandoski il giornale tedesco riconobbe d’aver esagerato un po’. Ecco Ciro il Grande stasera vorrebbe tanto regalarsi una serata magica e, perché no, dedicare un gol speciale anche alla Bild. Accanto al cannoniere ci sarà Correa, con Luis Alberto e Milinkovic pronti a suggerire palloni. In difesa rientra Luiz Felipe al centro con Acerbi e Patric ai suoi lati. Sulle fasce Fares a sinistra e Marusic a destra.
Cittaceleste.it
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