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Lazio, la partitella secondo Lotito: un gioco con le “sagome”…

redazionecittaceleste

Questa la spiegazione del numero uno biancoceleste all'allenamento contestato

ROMA - Partitella della Lazio smentite con un certo imbarazzo: «Io ho il compito di vigilare. Mercoledì non ero a Formello – spiega il responsabile sanitario Pulcini – ma c'erano altri quattro colleghi e mi è stato assicurato che non è stato violato alcun protocollo. Anche perché altrimenti dovrei dimettermi, se la situazione sfuggisse al mio controllo. Mi sono battuto per la ripresa delle sedute come medico del calcio e, se devo essere responsabile, non posso diventare irresponsabile. Se quel che è stato fatto però ha violato la legge, faccio mea culpa da parte di tutti». In realtà, già durante il lockdown totale col centro sportivo chiuso, alcuni calciatori biancocelesti (Milinkovic, Marusic, Luiz Felipe, Immobile e Acerbi) avevano corso, allineandosi a Leiva e Vavro (effettivamente infortunati) sulla scia dei trattamenti terapeutici consentiti. Poi, dopo la riapertura governativa, il pallone (il decreto vieta l'utilizzo dello stesso attrezzo) era subito ricomparso il 6 maggio nelle cosiddette “stazioni”, al secondo giorno di ripresa degli allenamenti “individuali”.

La Lazio assicura di aver rispettato tutti i dettami, eppure intorno al Fersini nell'ultima settimana sono diventati sempre più alti i teloni verdi, dopo i richiami ai cronisti a non scattare foto e video da parte degli assistenti d'Inzaghi. A Lotito è stato detto che sono state utilizzate delle sagome, che non c'è stata nessuna partitella tre contro tre dei suoi giocatori, ma guarda caso è diventato pari da qualche giorno (prima erano 5 per campo) il numero dei mini-blocchi a Formello. Anche ieri, la mattina Strakosha (i portieri per ora sono giocatori di movimento), Immobile, Cataldi, Lazzari, Parolo e il redivivo Lukaku a esercitarsi sui cross con ottimo risultato; Jony, Luiz Felipe, Bastos, André Anderson, Correa e Guerrieri nel pomeriggio. Adesso tutti dovranno fare più attenzione al protocollo. Anche perché la Procura Figc potrebbe aprire un'inchiesta al riguardo, ha subito creato un pool per verificarne il rispetto: «Sono felice della task force di controllo – chiosa Pulcini a Radio Punto Nuovo – perché significa essere ancora più tutelati».

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