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Lazio, Immobile: “Ci manca continuità per stare tra le grandi. Con Inzaghi…”

redazionecittaceleste

Il centravanti della Lazio, Ciro Immobile, ha parlato in conferenza stampa in vista delle sfide della Nazionale con Grecia e Liechtenstein

ROMA - Il centravanti della Lazio, Ciro Immobile, ha parlato in conferenza stampa in vista delle sfide della Nazionale con Grecia e Liechtenstein. Queste le sue parole: "L'alternanza fa comodo, la concorrenza fa bene a te e alla squadra. Questo al netto del mio rapporto speciale col Gallo. Facciamo un ruolo particolare, io e il Gallo per fortuna stiamo segnando di più"

"Lui ne ha segnati due, io dopo tanto tempo. Ha detto bene il mister, il dualismo è giusto in ogni ruolo. Siamo concentrati. Se giocheremo due gare a testa o una io o una lui: l'importante è essere sereni e che la squadra vinca, ci sarà spazio per tutti".

Sulla terza maglia: "E' particolare, il nostro colore è l'azzurro ma questa è una terza maglia. Saremo orgogliosi di indossarla come in passato col verde, col bianco. Speriamo di raggiungere lo stesso risultato del '54 con l'Italia che vinse 2-0 con l'Argentina".

Sul livello raggiunto: "Essere accostato ai grandi, Aguero, Lewandowski, è un orgoglio. Ho sempre lavorato per raggiungere questi livelli, purtroppo sono mancato nelle situazioni che potevano farmi fare un salto in più. Con l'Italia ho un debito, spero di saldarlo e di fare qualcosa di importante sia sabato all'Olimpico che, soprattutto, all'Europeo"

Giocare a Roma: "Sarà bello, emozionante. E' la prima volta, nell'amichevole con l'Argentina era infortunato: conosco i romani, ci daranno una grossa mano"

Sul salto di qualità:"Non è stata solo colpa mia per andare al Mondiale nell'anno dei 41 gol. E' quel passettino che mi manca: in A faccio gol da tanti anni, sono stato capocannoniere in Europa League con la Lazio ma voglio fare qualche record in Nazionale".

Sull'ombra di Balotelli:"Ora siamo io e il Gallo, poi non si sa. Da qui manca troppo tempo, tutti hanno la possibilità di vestire la maglia dell'Italia. Parliamo di quello che stiamo vivendo adesso, per questo il ballottaggio è tra me e Belotti. Se ci sarà un altro come Mario o altri che potranno dire la loro, saremo in ballottaggio in tre, quattro, cinque, vedremo"

Quale gara vorrebbe giocare delle due: "Entrambe! Vorrei sempre giocare e segnare... Chiaro, giocando a Roma, vorrei mettere in difficoltà il mister per giocare nel mio stadio".

Sul momento della Lazio: "Siamo partiti a rilento, ci manca continuità, il passo che ci possa far stare con le grandi. E' il campionato più difficile degli ultimi anni, non ci sono più squadre materasso, partite facili. Tutte vogliono dire la loro e lo stanno facendo bene: sono tre anni che lottiamo per la Champions e non la raggiungiamo, al di là della vittoria in Coppa Italia serve far meglio in campionato".

Sul battibecco con Inzaghi: "Mi fa piacere che se ne parli ancora: significa che quello che ho dato in questi anni, voi che mi conoscete bene, vi fa sembrare tutto strano. Per questo non c'è una spiegazione: avevo segnato, mi sentivo bene, ho sbagliato e non ho scuse. E' una cosa che non si fa, è sbagliata: bisogna capire il momento, la situazione del giocatore in campo. Però grazie della fiducia, non sbaglierò più: anzi, mi metto d'accordo col mister, magari lo rifacciamo, visto che da allora ho fatto quattro gol in una settimana..."

Sul nuovo corso dell'Italia: "Nell'anno del mancato Mondiale ci è mancato quello. Segnavo ma non ero felice, indossavo questa maglia ma sentivo di dover dare di più e mi ha penalizzato. Quando vuoi strafare, hai tropi pensieri e non dai tutto in campo. Ringrazio Mancini: mi ha aspettato nei momenti di difficoltà, il gol con la Finlandia è stato una liberazione. Ve ne sarete accorti dall'esultanza, ora vivo questo straordinario gruppo in modo diverso. Abbiamo rialzato la testa, stiamo facendo un ottimo lavoro e vogliamo vincerle tutte e giocare l'Europeo con fiducia".

Sulla prestazione da fornire: "Dobbiamo tener botta, mettere il fisico davanti, e giocare palla a terra. In mezzo non abbiamo fisico e per questo serve duettare coi giocatori tecnici, giocando con una punta serve aprire lo spazio: io e Belotti siamo abbastanza bravi in questo, sul resto serve lavorare, capire quel che vogliono esterni e centrocampisti".

Sull'indagine della UEFA: "Io e la società ci dissociamo, non so cosa sia successo. Ho letto qualcosa ma meno se ne parla, meglio è: vede la UEFA e decide, non voglio dar spazio io a cose che vanno condannate. Stiamo lottando per questa situazione e la Lazio farà la cosa migliore".

Poi ancora sull'Italia"Tocca ripartire, rialzare la testa Ci sono stati periodi di difficoltà iniziale, ora serve guardare avanti, dando il massimo per questa maglia".