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Notizie Lazio - Ciro Immobile
ROMA - La notte del Rinascimento biancoceleste. Con Inzaghi, passatecelo solo per stasera, il suo Michelangelo. E’ il tecnico l’artefice principale, capace di raccogliere i cocci dopo la disfatta di sabato con la Samp e regalare una piccola Cappella Sistina con il trionfo sul Borussia Dortmund. Una delle squadre più forti d’Euriopa, dominata e surclassata per novanta minuti. Non poteva essere più bello ed emozionate il ritorno in Champions della Lazio dopo un’attesa durata ben 4697 giorni. Una notte piena di storie meravigliose come quella di Immobile che si vendica del club che l’ha bollato come bidone, segnando il suo 127/esimo gol laziale o della da favola di Akpa Apro che debutta nella manifestazione più importante del calcio e segna la rete della vittoria. Il più bravo sceneggiatore del mondo non avrebbe saputo far di meglio. L’unico peccato è che a vedere tutte queste cose romantiche a tinte biancocelesti non c’era il pubblico delle grandi occasioni per via della crisi sanitaria legata al Covid. E’ questo l’unico e grande rammarico di Inzaghi e dei suoi ragazzi.
IL RE DEI BOMBER
Tanti festeggiamenti e sorrisi a fine partita, e non poteva essere altrimenti. L’Uomo copertina però resta sempre lui, Ciro Immobile. Probabilmente, nemmeno il ragazzo di Torre Annunziata alla vigilia sognava una serata del genere. E invece a trionfare e spingere la Lazio verso una vittoria storica è ancora lui, con i suoi gol e i record che continua a inanellare e frantumare a ritmi pazzeschi. La rete del vantaggio laziale è anche il suo 127/esimo gol con la casacca biancoceleste, le stesse reti (ma in 182 gare rispetto alle 189) che ha totalizzato un mostro sacro come Beppe Signori. Tanti hanno provato negli anni ad avvicinarlo, ma solo Immobile è riuscito a centrare l’obiettivo. Ora superarlo e cercare di raggiungere Piola è davvero lì, a un passo. “E’ una notte magica, di quelle che non mi scorderò facilmente”, ha subito detto Ciro il Grande, così l’hanno ribattezzato i tifosi laziali da anni. “Felice per il successo – spiega il bomber - e soprattutto per chi abbiamo battuto, ma non per vendetta, perché il Borussia è una grande squadra e questo ci darà la spinta per rinascere per tornare la squadra che faceva brillare gli occhi. E poi sono contento di aver raggiunto un mito come Signori”. Ma non è l’unico traguardo. E’ tornato a segnare in Champions dopo 2140 giorni dalla rete segnata all’Anderlecht il 9 dicembre del 2014. Si tratta della drl dodicesimo sigillo in Europa con la Lazio, staccando così Chinaglia e raggiungendo Rocchi e Nedved. Adesso il suo prossimo obiettivo è raggiungere il primo posto occupato da Inzaghi con 20 reti. “Dobbiamo continuare a giocare con questa cattiveria, essere costanti e dimostrare di essere una grande squadra come siamo”, la carica di Ciro.
Cittaceleste.it
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