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Notizie Lazio - Parla Peruzzi
ROMA - Il Covid ha provato invano a minare il cammino, così ora a Formello sembra quasi ci sia un gioco cervellotico per crearsi nuovi ostacoli da superare col carattere del gruppo. Già, non c’è vita alla Lazio senza almeno un caso al giorno. Stavolta è la questione Peruzzi, diretta conseguenza del caos legato a Luis Alberto, ad animare la vigilia della Champions.
UFFICIO SVUOTATO
Il club manager ha svuotato l’ufficio, ha portato via tutto quello che aveva a Formello. Anche il pc. Angelo era assente a Crotone e non si vedeva da tre giorni al centro sportivo. Ieri la toccata e fuga solo per accompagnare il figlio all’allenamento e una fugace chiacchierata con l’amico Inzaghi che ha provato a distendere gli animi. Nulla da fare, non risponde al telefono a Tare e agli amici avrebbe detto: «Non torno». La rottura con Lotito è totale. Venerdì c’era stato uno scontro col presidente sull’utilizzo di Luis Alberto, poi sceso in campo sabato. E’ volata qualche parola grossa di troppo e Peruzzi ha abbandonato la riunione. Ma è l’ennesima ingerenza societaria sulle questioni tecniche che, secondo il club manager, ha scoperchiato un vaso di episodi. Angelo non vede rispettato il suo ruolo ed è per questo che vuole dire addio. C’è già stato con Tare un primo faccia a faccia. Né al ds né a Lotito però era andato giù che il comunicato scritto da Peruzzi non fosse stato letto da Luis Alberto. Una “colpa” che però non riguarda solo Angelo: «Questa storia finirà quando cambierò la comunicazione», assicura il patron, guardandosi sempre più intorno. C’è Roberto Rao, membro del Cda di Montepaschi e consigliato dall’amico dell’Udc Cesa, in pole position.
FUTURO DA SCRIVERE
Il caso più importante, secondo Inzaghi, però è risolto: «Luis Alberto ha dimostrato cosa rappresenta per la Lazio e ha risposto sabato con la tecnica e il sacrificio. Ho parlato con lui e farà sempre meglio anche fuori dal campo». Ieri il numero 10 voleva addirittura intervenire per assolvere il suo “Angelo”. Peccato che, senza le scuse al suo indirizzo, Lotito non lo abbia affatto perdonato e assicura che la vicenda non è per niente chiusa. Come a presagire saluti a giugno (difficile gennaio) scontato, dopo avergli fatto un rinnovo d’oro e pagato ogni premio. Sino a quel momento, però, guai a svalutarne (scrutano la vicenda Juve, Inter ed Everton) il cartellino. Per questo Lotito, tramite Tare (che dovrà eventualmente venderlo) e Inzaghi, si è convinto a sfruttarlo al massimo senza fare autogol.
Cittaceleste.it
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