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17 Oct 2000: Lazio manager Sven-Goran Eriksson watches as his team go one-nil up during the match between Lazio and Arsenal in the UEFA Champions League Group B at the Olympic Stadium, Rome, Italy. Mandatory Credit: Clive Brunskill/ALLSPORT
ROMA - L'amore tra l'ex tecnico della Lazio, Sven-Goran Eriksson, e il bomber biancoceleste Giuseppe Signori non è mai sbocciato, anche per questo si arrivò alla sua cessione alla Sampdoria nel dicembre 1997. Lo svedese ha ripercorso alcuni momenti simili della sua carriera in un'intervista confezionata da Olof Lundh. Ecco cosa ha detto:
"Alla Roma il terzo anno comprammo Boniek, una grande stella. Fumammo una sigaretta insieme. Io ero davvero stufo di quei giocatori più anziani che non giocavano il calcio che io volevo esprimessero. Così andai dalla società e dissi: ‘O questi giocatori, Boniek in particolare, spariscono o me ne vado io. E così fu. Il presidente (Dino Viola, ndr) mi disse che avrebbe potuto vendere gli italiani, ma non Boniek che era stato comprato dalla Juventus di Agnelli. Lo capii, ma io non potevo andare avanti in quel modo. Era io o loro. Mi è successo altre due volte in carriera. A Shanghai con Hulk ugualmente fumammo insieme e chiesi la cessione alla società. Ma era stato comprato per un’incredibile somma e così dovetti andarmene io. Sentivo la sensazione di dover rimuovere alcuni giocatori, altrimenti non sarebbe mai diventata una squadra dentro e fuori dal campo. Feci lo stesso con la Lazio, ma lì vinsi io e il club decise di vendere Beppe Signori”.
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