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ROMA - Una Champions tutta d'un fiato per la Lazio. A gennaio il massimo sforzo. Riparte la corsa in campionato per la formazione di Inzaghi, con un tour de force che è tutto un programma. Che sia per l'Europa che conta o per qualcosa di più, solo il campo lo dirà. Sette gare in trenta giorni, sei di campionato e una di coppa Italia. Occhio perché, se i biancocelesti non vogliono scherzi e rispettano il pronostico con la Cremonese il 14 gennaio, le partite a quel punto diventeranno otto con i quarti di finale della coppa nazionale previsti per la fine del primo mese dell'anno nuovo. Una gara ogni tre giorni per capirci. Insomma, non c'è da battere la fiacca. Anzi vanno smaltiti panettoni e torroni alla svelta, Immobile e compagni devono rimettersi in marcia senza un momento di pausa.
OLIMPICO ALLEATO
Non è mai facile rimettersi in moto dopo una pausa e soprattutto come prima, ma la Lazio, anche per l'incredibile abbraccio che la gente ha riservato il trenta dicembre scorso al centro sportivo, ha l'obbligo di ripartire da dove ci ha lasciato. Un bottino di otto vittorie di fila, con ben undici risultati utili consecutivi (il 25 settembre l'ultima sconfitta) che hanno permesso ai ragazzi di Inzaghi di conquistare il terzo posto in classifica subito dietro a Juve e Inter con una gara da recuperare. Si riparte dal Rigamonti di Brescia, una partita facile sulla carta, ma secondo lo staff tecnico biancoceleste l'insidia maggiore è proprio questa. Corini e l'esuberante Balotelli da affrontare senza gli squalificati Luis Alberto e Leiva. Sarà la prima piccola emergenza stagionale. Superato l'ostacolo lombardo, i biancocelesti avranno un'occasione più unica che rara, visto che le successive cinque gare di campionato si giocheranno tutte allo stadio Olimpico. Non è mai accaduta una situazione simile. Una possibilità ghiotta da sfruttare al massimo per la Champions e, forse, per cullare qualche sogno impossibile. La prima partita tra le mura amiche sarà col Napoli, difficile ma non impossibile, poi la Sampdoria, per passare al fondamentale e, forse decisivo derby con la Roma il 26 gennaio. Poi la Spal e il recupero della penultima d'andata del 5 febbraio col Verona. Un percorso tosto, non certo proibitivo.
Cittaceleste.it
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