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gazzanet
ROMA - Archiviate Napoli e Juventus, gare difficili che si sono chiuse entrambe con una sconfitta, ora la Lazio dovrà cominciare a vincere se vorrà ambire all'obbiettivo Champions League.
Le prime due partite del girone di ritorno hanno dimostrato che i biancocelesti lo scatto di mentalità lo hanno effettuato. Al San Paolo se Acerbi fosse stato espulso chissà se la gara fosse rimasta sul 2-1 per i partenopei. Per quella contro i bianconeri, invece, è inutile dire che se Immobile avesse segnato il 2-0 davanti a Szczesny la Lazio con ogni probabilità avrebbe portato a casa i tre punti.
Con i "se" e con i "ma" non si va da nessuna parte però, e i biancocelesti hanno dovuto abbassare la testa e lavorare ancora per trasformare la belle prestazioni in vittorie. Ecco che l'occasione del riscatto è arrivata subito in Coppa Italia, a San Siro contro l'Inter, e la squadra di Inzaghi non ha sbagliato. Con qualche errore di troppo ok, ma in un attimo spazzato via (in parte) il tabù "big", e approdo alla terza semifinale in tre anni.
Ora tocca tornare a correre in campionato. gli zero punti in due gare hanno spedito i biancocelesti all'ottavo posto, ma la distanza dalla quarta posizione è minima, esattamente quattro punti. Già da stasera a Frosinone, per la Lazio inizierà un periodo favorevole in termini di calendario. Ciociari, Empoli, Genoa e Udinese. Quattro partite in cui l'imperativo per la squadra di Inzaghi sarà quello di vincere. Solo così l'obbiettivo Champions League diventerà possibile, ora che anche il terzo posto comincia ad avvicinarsi, visto il periodo nero dell'Inter.
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