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gazzanet
ROMA - Passo indietro della Lazio rispetto alle buonissime cose viste contro la Juventus e soprattutto in Coppa Italia contro l'Inter.
Allo Stirpe si temeva un calo di concetrazione, e quest'ultimo c'è stato. Poca lucidità, poca attenzione e, problema classico di quest'anno, poca concretezza. Con uno 0-2 entro la prima ora di gioco, la Lazio avrebbe congelato la gara. Invece, con il vantaggio minimo assicurato dal gran gol di Caicedo, i biancocelesti hanno rischiato grosso fino alla fine.
Tante le cose che non hanno funzionato ieri. Ok, la Lazio veniva da una gara interminabile contro l'Inter, e la fatica era già stata messa in conto. In alcune zone però, i biancocelesti non hanno fatto per niente bene, anche nella prima frazione, quando in teoria ancora non c'era stanchezza. In primis, a floppare sono stati gli esterni del 3-5-2 di Simone Inzaghi.
Durmisi a sinistra e Marusic a destra. L'ex Betis alla prima vera grande occasione dal 1' ha dimostrato che ancora deve lavorare molto. Le qualità ce le ha, ma è troppo timido, troppo ancorato alla propria posizione. Pochi, pochissimi affondi, e alle volte qualche disattenzione in fase difensiva. La sensazione è che per ora il posto di capitan Lulic rimane ben saldo.
Nota negativa anche per Marusic. Sembrato molto attivo e più coraggioso rispetto al solito contro l'Inter, ecco che allo Stirpe si è rivisto il tornante impacciato di quest'anno. Zero idee, e anche lui con qualche disattenzione dietro che poteva costare caro. Nella mattinata di ieri Inzaghi aveva provato Romulo sulla fascia destra. Che l'ex Genoa si possa vedere dal 1' già contro l'Empoli? Marusic deve tornare a pedalare se vuole mantenere la maglia da titolare.
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