ROMA - L’unica volta che Felipe Caicedo ha giocato il derby da titolare, in tre stagioni complete di Lazio, ha impiegato 12 minuti per segnare: era il 2 marzo del 2019, quasi due anni fa, e la Roma alla fine venne travolta anche da Immobile (che non stava bene e gli era subentrato) e da Cataldi. Venerdì – a meno di sorprese al momento inimmaginabili – l’attaccante ecuadoriano partirà di nuovo dall’inizio, stavolta accanto a Ciro, confidando in quel dolce ricordo: una rete che lo ha aiutato a ritagliarsi un posto nel cuore dei tifosi, perché chi segna ai giallorossi si conquista automaticamente un piccolo (o grande) spazio nella storia d’amore tra i laziali e la loro squadra. E pazienza se nelle altre due apparizioni in questa sfida il Panterone non ha lasciato particolari tracce di sé: 8 minuti nell’1-3 di quello stesso campionato e 14 minuti nell’1-1 del gennaio scorso, ultimo confronto tra Lazio e Roma. Un tempo troppo breve per incidere anche per lui, che partendo dalla panchina spesso ha deciso le partite con una prodezza. Caicedo in questa stagione viaggia a ritmi elevatissimi: il gol di domenica al Parma è stato il sesto del suo campionato, nel quale ha giocato appena 658 minuti; a questi va aggiunta la preziosa rete in Champions contro lo Zenit. È titolare e segna, entra nel finale e spesso ci riesce lo stesso. Dal periodo prenatalizio Inzaghi lo schiera spesso dall’inizio, gli ha dato una continuità che nella Lazio non ha mai avuto. I motivi? L’infortunio di Correa, ovviamente, ma anche il suo rendimento elevato e forse pure la strana situazione di mercato nella quale si trova. Fatto sta che è sceso in campo dal primo minuto in 4 delle ultime 5 gare della Lazio, rimanendo fuori solo contro il Milan, quasi una punizione per certe notizie di mercato alle quali non si è sottratto (anzi). Hanno definito Caicedo il miglior «dodicesimo uomo» del campionato. Non esiste un metro per misurare certi aspetti del rendimento di un calciatore, ma lui è certamente riuscito a imporsi come un protagonista nelle ultime due stagioni. Solo che si è stancato proprio di questo: di essere la prima riserva. Cerca una squadra che gli dia più spazio e più soldi. Inzaghi, per convincerlo a rimanere, nelle ultime settimane ha puntato forte su di lui: non te ne andare, visto quanta fiducia ho in te? Da bravo psicologo qual è, scrive il Corsera, il tecnico è riuscito a dare a Caicedo una carica speciale anche in occasione della gara contro la Fiorentina, la società che davvero lo vuole e che nei prossimi giorni proverà a convincere Lotito ad abbassare la richiesta di 10 milioni. Come ha fatto Inzaghi a motivare oltremisura il Panterone? Lo ha raggiunto nel tunnel, mentre stava per scendere in campo, e gli ha detto più o meno così: ho ascoltato un dirigente viola in tv, ha detto che non ti comprano, fagli vedere chi sei. Lui dopo 5 minuti aveva già segnato. E ha baciato la maglia biancoceleste. E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<
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