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ROMA - Può ancora venire il meglio. Perché conta ciò che c'è, ma pure quello che manca, a questo punto. Terzo posto raggiunto con un ulteriore margine di crescita per la Lazio. Non ha nulla a che vedere col mercato, bensì col prodotto interno non ancora sfruttato.
Perché se domenica col Lecce si è ripreso (con gol e rigore) pure Milinkovic a centrocampo, manca sempre un big all'appello: Leiva non è ancora mai tornato se stesso. Ci sono state delle gare in cui è apparso un po' più sveglio (a Glasgow e con la Fiorentina in campionato), ma in linea di massima non si è mai visto il campione dell'anno scorso. Il muro si è abbassato, tutta la fase difensiva ne risente dietro. A Bologna Lucas s'era addirittura fatto espellere con un gesto non da lui, ingenuo. Ci si aspettava che dopo la scorsa sosta si potesse riammirare un altro giocatore dopo le prime sei gare incolore del campionato. Invece, anche durante l'ultimo tour de force ha giocato a fasi alterne, il brasiliano. Sempre stanco, affaticato, nell'ultima sfida sostituito persino anzitempo. Leiva non si è mai ripreso da quest'estate del tutto. Le primavere avanzano, il classe 87' sicuramente paga quasi un mese di preparazione saltato: a 32 anni è difficile reggere da solo il peso di una Lazio completamente votata all'attacco.
ESEMPIO
La scorsa stagione l'intuizione d'Inzaghi aveva regalato a questa squadra un nuovo gioco, ma adesso Leiva ha più bisogno d'aiuto. Milinkovic lo fa spesso, Luis Alberto non è certo la mezzala abile in ripiegamento. Leiva ora fatica a essere doppio: non è al top della forma dall'inizio e non riesce come una volta ad anticipare gli avversari con l'esperienza e il pensiero. Inzaghi però confida che gli gioverà parecchio quest'ulteriore riposo, Lucas può e dev'essere ancora un valore aggiunto. Anche se non smette di esserlo comunque con la sua autorità nei confronti del gruppo. Leiva rimane un leader fuori e dentro il campo, avete sentito cos'ha detto in Brasile Firmino? «E' un grandissimo giocatore a cui devo tanto, per me ha fatto la storia del calcio – assicura il campione del Liverpool – ed è stato fondamentale nel mio ambientamento europeo. Continuo a ispirarmi a Leiva in ogni momento».
RINNOVO
E' maestro, Leiva. E può insegnare ancora ai giovani tanto. Non è arrivato il momento del suo addio. Lucas vuole tornare quello delle sue prime due stagioni alla Lazio, poi si siederà a parlare con la dirigenza del futuro. Ha firmato il rinnovo sino al 2022 lo scorso marzo, ha prolungato di un anno e non ha intenzione d'appendere gli scarpini al chiedo. Ha promesso a Lotito e Tare di voler riportare la Lazio in Champions, prima di decidere se tornare in Brasile o rimanere in un altro ruolo a Formello. Nella capitale sta benissimo, deve tornare a sentirsi a suo agio sul terreno. Nelle ultime gare ha giocato in uno stato pre-lesionale, Inzaghi non ci rinuncia nemmeno quando è convalescente. In questi giorni sta effettuando un lieve richiamo di preparazione. Perché Leiva al top sino a fine dicembre potrebbe essere il regalo anticipato di Natale.
Cittaceleste.it
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