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gazzanet
Di Giovanni Manco
ROMA - Domani sera all'Olimpico arriva il Parma di D'Aversa. Siamo solo alla quarta giornata del campionato ma questa partita vale già tanto per la Lazio e per Simone Inzaghi, la squadra deve dimostrare di poter essere competitiva. Bisogna invertire la rotta dopo le sconfitte contro Spal e Cluj.
Può il Parma essere più temibile all'Olimpico che a casa sua? Per certi versi sì. Ovviamente si tratta di un'iperbole, visto che i ducali checché se ne dica hanno costruito la loro salvezza - lo scorso anno - soprattutto tra le mura amiche. Eppure le caratteristiche dell'11 di D'Aversa inculcano più di qualche timore nell'ambiente laziale.
La squadra ha ripreso da dove si era fermata lo scorso anno: dalle sgroppate sulle fasce dei suoi esterni, in primis Gervinho. L'ex Roma è il pericolo numero uno della formazione avversaria, lasciare campo aperto può diventare deleterio.
Giocare all'Olimpico può paradossalmente agevolare il gioco del Parma: chiudersi bene e ripartire con la velocità di Gervinho e dell'altro esterno di turno (verosimilmente Kulusevski). Non è un caso che l'unica vittoria stagionale il Parma l'ha ottenuta proprio in trasferta, alla Dacia Arena di Udine. Dovrà essere bravo Inzaghi ad impedire questo, magari rimpolpando le fasce grazie all'ausilio delle mezzeali. Ma soprattutto dovrà essere brava la Lazio: sbloccare subito il match - proprio come fatto lo scorso anno - può risolvere il problema alla radice. Più passerà il tempo più il pericolo di subire un contropiede parmense aumenterà. Chiudere la pratica in pochi minuti,la Lazio ci riuscirà di nuovo?
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