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di Lorenzo Beccarisi
ROMA - La Sardegna è una delle isole più belle del mondo, per la Lazio lo è in maniera particolare dopo questa sera: il 1-2 finale della squadra di Inzaghi, sul Cagliari, è un risultato tanto pazzesco quanto importante.
Succede di tutto alla Sardegna Arena, dove le due squadre dimostrano di essere in salute ed in una forma fisica eccezionale. Si dividono un tempo a testa le compagini, il primo se lo aggiudicano i padroni di casa che con Simeone trovano il gol del momentaneo vantaggio, il secondo invece è un monologo a tinte biancocelesti. La Lazio ci prova, alza la pressione, ma impatta sul muro eretto da Maran andando incontro a quella che sembra un'inevitabile sconfitta. Ma questa, per Immobile e compagni, ha tutta l'aria di essere una stagione speciale ed ecco che accade l'impensabile. In 5 minuti cambia il parziale: Luis Alberto pareggia con una terrificante botta dalla distanza che piega le mani a Rafael; Caicedo firma il sorpasso svettando di testa in piena area di rigore al minuto 98.
L'arbitro fischia la fine e la squadra corre a fare festa, una squadra pirata che approda sulle coste dell'isola sarda, fa razzia di ogni cosa, e torna a casa col bottino pieno. Finisce 1-2, Lazio a -3 punti dal primo posto.
(Di Giovanni Manco)
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