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Mercato Lazio - Inzaghi ne fa fuori uno. Addio ad un passo?
ROMA - Una partita che si chiama desiderio. L’idea, perché no, ma soprattutto la voglia di riprendere in mano un sogno e cominciare a cavalcarlo di nuovo. Di una squadra che sull’onda del trionfo col Borussia Dortmund si ritrovi una volta per tutte e torni a brillare con continuità. Domani, la Lazio affronta il Bologna. Una partita e una squadra dal sapore speciale. Otto mesi fa, grazie a una vittoria firmata da Luis Alberto e Correa, la formazione laziale, dopo una cavalcata pazzesca in campionato, si ritrovò per una giornata in vetta alla classifica con due punti sulla Juve e ben otto sull’Inter. Non succedeva da vent’anni. Per come ne parlano ancora i tifosi sembra un amarcord. Eppure, non è così lontano. Era il 29 febbraio, Inzaghi e i suoi ragazzi sorpresero tutti per la semplicità, la qualità e la forza con cui scendevano in campo e vincevano le partite. Quella col Bologna fu l’ultima partita prima del lockdown totale a causa della pandemia. Poi si riprese a luglio, ma Immobile e compagni non riuscirono più a esprimere quel tipo di calcio e il sogno scudetto svanì.
SI RICOMINCIA
Adesso, in qualche modo si riparte, e chissà che non sia proprio un segno del destino che all’Olimpico arrivi il Bologna. Quasi fosse una nuova chiamata, un modo per riprendere il discorso perché la sensazione è che quel 29 febbraio sia stato spezzato un filo. Ecco, dunque un’occasione per rimettere in qualche modo le cose a posto. Già perché la squadra di Inzaghi, al di là delle ambizioni, cerca la prima vittoria casalinga, dopo la sconfitta con l’Atalanta e il pareggio con l’Inter. Davanti, come otto mesi fa, c’è sempre Sinisa Mihajlovic, l’ex che tutti i sostenitori di fede laziale hanno ancora nel cuore. Il tecnico serbo non se la passa bene, visto che nelle prime quattro giornate ha rimediato tre sconfitte. La sua squadra non è certo in vena di regali anzi darà battaglia e conquistare i tre punti per la Lazio non sarà facile. Ma i segnali sono dalla parte biancoceleste. Non solo l’arrivo del Bologna, ma anche la vittoria sul Borussia che, guarda caso, si è verificata ad un anno di distanza esatto dalla clamorosa rimonta sull’Atalanta, ripresa dopo uno 0-3 nel primo tempo. Anche quella una partita che diede la scossa alla squadra di Inzaghi per recuperare punti e arrivare prima davanti alla Juve, seppur per un giorno soltanto.
OCCASIONE REINA
Rispetto a quella Lazio che affrontò il Bologna, qualcosa è cambiato. La colonna portante della squadra è sempre la stessa con Luis Alberto, Milinkovic e Immobile, ma con loro ci sono volti nuovi come Muriqi, Reina, Fares e Pereira. E tutti spingono per giocare e mettersi in mostra. Per il forte ed esperto portiere spagnolo potrebbe essere l’occasione giusta per debuttare dal primo minuto. Oggi il tecnico deciderà se dargli spazio o far continuare Strakosha. Il gigante kosovaro, dopo qualche scampolo a Genova e col Borussia, scalpita per affiancare Immobile. E domani potrebbe essere la giornata giusta. Altri dubbi sono legati a Leiva, anche perché mercoledì prossimo c’è un’altra gara di Champions e centellinare il brasiliano appare una mossa saggia. In ballo ci sono Parolo, favorito, e uno tra Escalante e Cataldi. In difesa anche potrebbe esserci qualche rotazione con Hoedt pronto a prendere il posto di Luiz Felipe. La grande sorpresa arriva da Lazzari che ha bruciato le tappe. L’esterno ha già recuperato, ieri ha lavorato in gruppo e a Bologna potrebbe andare in panchina, pronto per rientrare col Bruges. Fares e Marusic dovrebbero essere confermati. Col Bologna Inzaghi spera di ripartire e non fermarsi più.
Cittaceleste.it
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