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ROMA - Sente solo il rumore della Champions. Non lo ferma mica uno scricchiolio, questo Ciro va dritto al bersaglio. Alla ripresa a Formello è già in campo per lo scarico, poi il check in clinica nel pomeriggio. Era uscito poco dopo l'inizio della ripresa a San Siro, non ha sovraccaricato il ginocchio, non c'è troppa ansia nemmeno due giorni dopo.
E Ciro può godersi sereno il suo momento d'oro. Non perde un colpo, nella classifica cannonieri guarda tutti dall'alto. Ha messo il turbo, dietro di lui sta lasciando il vuoto e nella storia un solco. Piola fece 100 gol in 148 gare, Immobile ci mette addirittura meno. Al Meazza supera Meazza: sino a domenica con Peppino divideva il primato di 12 gol in 10 gare, Ciro lo scalza nello stadio col suo nome con 13 reti in 11 partite. Sempre più fratello d'Italia, volto della Lazio che vuole a tutti i costi l'Europa che conta. Immobile lo ha promesso a Lotito, Tare e Inzaghi dopo un litigio rientrato che poteva comprometterne il futuro e l'annata. E pensare che a San Siro contro l'Inter era entrato nervoso nel secondo tempo, perché la dirigenza gli aveva fatto pagare la sceneggiata per il cambio col Parma. Chissà se sarebbe arrivata comunque la sconfitta. Oggi è comunque archiviata perché la Lazio è tornata e vola. E' Ciro a trascinarla alla terza vittoria consecutiva col quarto gol (uno in più lo ha fatto solo Benzema) in apertura. Ora è a -16 dal suo record del 2018, quando si è laureò capocannoniere con 29 gol. I bookmaker quotano il suo trionfo finale al ribasso (1.60) così come (1.70) il raggiungimento delle 122 reti di Chinaglia entro la fine di questo campionato. I più ottimisti possono addirittura puntare (a 2,30) su Signori agguantato a 128 centri al secondo posto.
FESTA
Intanto 100 è il primo traguardo giusto, Ciro alla meta prima del previsto. Ironia del destino, l'amico-autista Lazzari l'ha condotto : “Non ci posso credere, finalmente hai fatto un cross giusto». Immobile ha poi annunciato la cena offerta a tutti gli altri compagni per l'obiettivo raggiunto. Con la moglia-amuleto Jessica ha cenato ieri sera in modo romantico. Anche la Lega lo ha annunciato sul podio del mese d'ottobre della Serie A. Eppure in realtà, dopo 4 gol nelle prime 4 giornate, è iniziata il 29 settembre la sua scalata. Ha segnato col Genoa e non si è più fermato da allora. Doppiette a Bologna e a Atalanta per recuperare due pareggi nella doppia sfida. Quindi un gol alla Fiorentina, due al Torino e la perla di testa al Milan. Nove centri per 14 punti di fila: avete capito come la Lazio è tornata al quarto posto con 21 lunghezze in classifica? Praticamente non è servito a nulla Ciro solo nel tabellino di Ferrara, per il resto c'è il suo scarpino – tranne nel derby – in ogni passo di questa cavalcata.
SUPERCOPPA
Immobile è devastante, sta trascinando la Lazio in Champions. Eppure nelle ultime 4 giornate però ecco però anche l'aiuto di Correa: tre marcature decisive per lo sciupone argentino, che catapultano la coppia a quota 17 (meglio dei 16 di Aguero-Sterling e Lewandowski-Gnabry o dei 15 di Dembele-Depay, per intenderci) al primo posto dei tandem d'attacco d'Europa. Adesso per dopodomani rimane lui come unica punta. Avrebbe dovuto riposare, invece gli toccheranno gli straordinari prima della sosta. Si è fermato Correa, Caicedo ha un problema alla clavicola, Ciro invece nessuno lo ferma.
Cittaceleste.it
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