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Lotito-Immobile
ROMA - Dietrofront Lotito: anche lui ora è pronto al taglio di due mesi (marzo e aprile) di stipendio. E pensare che si era risentito quando lo scorso 20 aprile, in assenza del bonifico, qualcuno dentro la Lazio lo aveva paventato e qualche giornale lo aveva riportato: «Non esiste nessun caso – aveva subito precisato Diaconale – perché Lotito pagherà gli stipendi nelle date previste (entro 90 giorni, ndr) e non seguirà l'esempio di Juve e Roma come qualcuno vuole far passare». Invece sì, anche la Lazio si adegua alle linee guida dei 20 club di serie A adesso. E non solo: secondo le nostre indiscrezioni, c'è la promessa come le altre società di recuperare le mensilità il prossimo anno. Ieri Lotito ha convocato la squadra nel pomeriggio e ne ha dato l'annuncio a Formello. Dibattito di quasi due ore molto acceso: in una conference call a marzo aveva promesso ai suoi uomini di non trattenere i 4 milioni per tenere alte le motivazioni della lotta scudetto. Invece ora il rischio è doppio. I mesi da decurtare diventerebbero quattro in caso di non ripartenza del campionato. Il confronto era atteso da tempo, ma il gruppo non s'aspettava proprio questo epilogo. E nemmeno lo staff tecnico che, come i giocatori, deve ancora percepire la busta paga, oltre 1.9 milioni di bonus individuali e premi (pagabili entro il 30 settembre), secondo quanto riferito dall’ultimo bilancio.
NUOVO CONFRONTO
L'ultimo accredito risaliva al 20 marzo scorso, è stato pagato febbraio. Adesso la squadra e Inzaghi non ci stanno proprio a dover rinunciare anche a un mese in cui - per forze maggiori – non sono scesi in campo (tranne sino al 7 marzo), ma comunque a casa hanno lavorato. Immobile e compagni hanno lasciato molto perplessi e delusi ieri Formello. In particolare, arrabbiati gli stranieri che, a differenza dei colleghi degli altri club, non hanno lasciato Roma e hanno rispettato il diktat proprio del presidente Lotito. Che aveva assicurato il pagamento di una parte di stipendi prima di tornare all'allenamento il 4 maggio. La riunione di ieri è stata comunque solo il primo passo verso un nuovo dialogo. Capitan Lulic è deputato a trattare per il gruppo, ma è in Svizzera alle prese con la riabilitazione dal pesante infortunio e dovrebbe rientrare a Roma solo a inizio giugno. Lotito ieri in mascherina ha preso tempo. Anche lui ora teme di risentire del contraccolpo economico. Non vuole rompere l'equilibrio dello spogliatoio né mettersi i giocatori contro, ma difficilmente farà un passo indietro. Eppure ieri lo ha fatto al contrario.
Cittaceleste.it
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