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gazzanet
Di RAMONA MARCONI
ROMA - La Roma biancoceleste si gode questo lunedì pre vigilia di Natale con una Coppa e un trofeo in più in bacheca. E' tornato l'entusiasmo, la voglia di cantare e si torna a gioire, a sperare come dimostra il bagno di folla di stamani a Fiumicino. Per commentare questa meritata vittoria della Lazio - ma più in generale - il fantastico momento dei biancocelesti, abbiamo contattato - in esclusiva - Rolando Bianchi, ex attaccante laziale.
La Lazio si aggiudica la Supercoppa nonostante non partisse con i favori dei pronostici. Che partita è stata?
La Lazio ha meritato di vincere, è una squadra in salute e in continua crescita e, quest'anno, ha ritrovato i suoi uomini di punta: Luis Alberto e Milinkovic Savic. Quando questi due giocatori si accendono è tutta un'altra storia...
La Lazio riesce a battere i bianconeri ben 2 volte in 15 giorni, facendogli - oltretutto - 6 gol. Cosa sta cambiando? Quale è stata la chiave di svolta?
La Juventus, con il cambio di allenatore, sta perdendo più partite del dovuto. Credo che la chiave della vittoria della Lazio, ma più che altro, i motivi delle sconfitte bianconere dipendano da questo.
Ronaldo perde una finale dopo 12 finali vinte consecutivamente. Le telecamere lo riprendono mentre si toglie la medaglia...
Ronaldo ha grande fame, è un giocatore che vuole essere costantemente il numero uno, non ama mai essere secondo. Non mi ha stupito molto la reazione.
Se dovessi fare un nome di questo miracolo biancoceleste. Chi sceglieresti?
Senza pensarci due volte ti direi Acerbi, senz'altro.
Chi ti ha deluso di più tra i bianconeri?
Sarri e non solo ieri...
Un giudizio su Inzaghi e su Sarri...
Inzaghi sta maturando anno dopo anno, diventando e affermandosi come uno degli allenatori italiani più bravi e competenti in circolazione. Sarri è un ottimo allenatore, ma il suo gioco fatica a decollare e non è applicabile sulla Juventus.
A Roma si inizia a parlare di scudetto. Anche gli addetti ai lavori candidano la Lazio tra le tre pretendenti. Che ne pensi?
La Lazio di oggi, in questa condizione fisica e mentale deve provare a competere per lo scudetto.
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