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gazzanet
Di Giovanni Manco
ROMA - Una lunga carriera da allenatore passata anche per l'esperienza sulla panchina della Nazionale Italiana, Cesare Prandelli è uno degli allenatori più rappresentativi del calcio nostrano. Il tecnico, attualmente senza panchina, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di Cittaceleste.
Mister, un 2019 esaltante per la Nazionale...
"Benissimo. C'è stata una visione fin dall'inizio, Mancini aveva un progetto fin dall'inizio e lo ha realizzato. Ha portato i giovani fin da subito, con parecchio scetticismo, ma ha avuto la meglio. Davvero complimenti, si è creato di nuovo entusiasmo e la gente si è riavvicinata alla Nazionale, questa è una cosa molto buona per il movimento".
Come pensi che può arrivare questa squadra, data la giovane età media, ad Euro 2020?
"Devono mantenere questo entusiasmo, c'è un gruppo ben formato e questa potrebbe essere la forza. Davanti ci sono 7-8 mesi per crescere ancora. Credo si possa essere ottimisti".
E proprio ad un Europeo hai sfiorato la storia. Cos'è successo in quella finale, Spagna di un'altra categoria?
"Abbiamo fatto un cammino davvero bello, la squadra era unita e motivata e quando non ci sono molte aspettative si può dare qualcosa in più. Per la finale siamo dovuti tornare in Polonia da Kiev e la logistica non ci ha aiutato, la Spagna invece ha avuto più tempo per riposare. Siamo arrivati alla finale con qualche problemino fisico in più".
Con te c'è stato forse il miglior Balotelli di sempre. Pensi possa rientrare nel giro della Nazionale?
"Solo Mancini lo sa. Certo 7 mesi sono lunghi e può provarci, i colpi li ha e li ha sempre avuti, dovrà dimostrare di essere continuo se vuole rimettere in discussione le scelte di Mancini, il gruppo mi pare già abbastanza assortito".
Che lettura dai a questo campionato?
"Il campionato è molto interessante, al vertice ci sono due squadre che vanno a braccetto e nessuna delle due mollerà, anche il Napoli può rimontare, Ancelotti con il suo equilibrio rimetterà le cose a posto. Poi c'è la Lazio che è una conferma così come l'Atalanta. La sorpresa è il Cagliari, stanno giocando un buon calcio e possono fare benissimo. Per quanto riguarda la zona bassa il livello di è alzato e molte squadre dovranno fare attenzione, non credo che vedremo grande distanza tra le ultime ed il centro classifica. Il campionato è avvincente, forse manca un po' di intensità nelle singole partite, l'ottenimento dei risultati spesso condiziona il gioco".
Cosa pensi della Lazio, è la candidata numero uno ad un piazzamento in Champions?
"La Lazio ha una potenzialità importante, è una squadra che ha scelto giocatori giusti ed il lavoro di Inzaghi è stato fatto bene e nel nome della continuità. C'è carattere, ma anche tanta qualità, fino alla fine se la giocherà".
Ci sono risentimenti nei confronti del presidente Lotito? (Raggiunse un accordo per allenare la Lazio ma poi Lotito scelse Bielsa, ndr)
"No assolutamente, è tutto passato. Non vivo di rancori. Ci sono rimasto male, ma la vita va avanti e ci sono altre cose. Roma è una grande piazza e sicuramente mi sarebbe piaciuto approdare alla Lazio, a chiunque farebbe piacere credo, però è andata così e va bene. Nessun risentimento, non fa parte del mio carattere".
Cosa c'è nel futuro di Prandelli?
"In questo momento ho delle situazioni all'estero, ma non ho l'ansia di dover ritornare. Voglio prima capire se ci sarà ancora spazio per me nel campionato italiano, se non sarà così allora prenderò altre strade. Contatti con club o Nazionali? Entrambi".
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