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gazzanet
Di Giovanni Manco
ROMA - Manca un'ora, la Lazio è pronta a scendere in campo per una delicatissima sfida europea: all'Olimpico arriva il Celtic, bisogna vincere per riaprire il discorso qualificazione. Abbiamo chiesto un'analisi esclusiva - sul match in questione - ad un ex d'eccezione: Massimo Donati, centrocampista del Celtic dal 2007 al 2009.
Sulla partita: "La Lazio vorrà prendersi una bella rivincita dopo la gara d'andata a Glasgow, vorranno rifarsi anche perché è l'ultima chiamata per qualificarsi. Sarà una gara molto importante per la Lazio ma anche per il Celtic, gli scozzesi giocando in trasferta cambieranno un po' volto, cosa che fanno spesso. Come? La squadra è buona ma concede qualcosa in difesa. Però ripeto, in casa sono molto forti fuori di meno. Era così anche quando ci giocavo io, e questa tendenza è rimasta".
Differenze con la gara d'andata: "Ero allo stadio e l'impressione che si è avuta è che il Celtic avesse più voglia di vincere, quando è così può vincere anche la gara meno forte. La Lazio dovrà rivedere il suo atteggiamento in questo senso".
Ancora sulla partita di stasera: "Il Celtic è una squadra pratica e quindi mi aspetto che giocheranno molto in contropiede, sarà la Lazio a fare la partita".
Sul calcio scozzese: "Dal punto di vista agonistico è molto avanzato, chiaramente a livello di ingaggi è lontanissimo e quindi i giocatori che ci giocano non sono famosissimi. Titolo? I Rangers sono tornati ad un buon livello con un allenatore bravo, si battaglieranno fino alla fine ma vedo comunque favorito il Celtic".
Sulla Lazio: "La Lazio è una squadra forte con un allenatore molto bravo, soffre però di alti e bassi come si è visto nella partita contro l'Atalanta. È incostante, e lo è anche nel corso di 90 minuti. Come valore e forza però resta tra le prime 5/6 del campionato italiano".
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