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gazzanet
ROMA – Dopo l’inaspettata sconfitta di Cluj, la Lazio arriva al secondo episodio del girone E di Europa League con l’obbligo di vincere.
Di fronte ci sarà il Rennes dell’ex conoscenza del calcio italiano M'baye Niang. Capitan Lulic e compagni con un risultato negativo comprometterebbero seriamente il passaggio ai sedicesimi di finale. Come arriva la Lazio alla sfida? Giusti i tanti cambi da parte di Inzaghi? Abbiamo chiesto questo e molto altro all’ex centrocampista del club capitolino Antonio Filippini. Ecco come si è espresso in esclusiva per Cittaceleste.it.
Quanto è importante la gara contro il Rennes?
"La sfida di stasera è importantissima anche perché la Lazio viene da una sconfitta e per tornare a sperare nella qualificazione deve vincere. Parliamo di una partita delicata, importante, e come ha detto Inzaghi è come una finale, quindi bisogna vincere a tutti i costi".
Come valuti i tanti cambi di Inzaghi in vista di una gara così delicata?
"Partiamo dal presupposto che Inzaghi ha i suoi giocatori tutti i giorni sotto gli occhi. Direi che ciò è già una garanzia per far sì che il tecnico possa scegliere su tutta la rosa. La Lazio ha una rosa ampia e tutti sono titolari, non vedo nulla di strano, il calcio è cambiato sotto questo punto di vista. Le partite sono tutte ad alta intensità, perciò ci sta il turnover, anche se non è adattissimo come termine nel caso dei biancocelesti".
Pensi che la Lazio stia dando priorità al campionato?
"Assolutamente no. Darà il massimo anche in Europa League. La Lazio è una società che compra dei giocatori per avere una rosa ampia. Non ha solo 14 titolari come una volta, ma ora ha 20-25 titolari che possono giocar sempre. Chi gioca meno ha più motivazioni e quando va in campo dà il 100%".
La squadra di Inzaghi quanto può andare in fondo in Europa League?
"Può andare tanto lontano secondo me. Sicuramente nelle fasi dove rientrano in gioco le squadre che scendono dalla Champions League. Negli ultimi anni la Lazio per un soffio ha mancato la Champions e per questo motivo può ambire a fare un grande percorso".
Sul momento di Correa...
"Non penso che si tratti di una crisi. Siamo appena all’inizio del campionato e della stagione. Magari non è al massimo della condizione dopo i carichi di lavoro estivi, ma è di grande affidamento e giustamente la Lazio gli vuole rinnovare il contratto".
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