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ROMA - Rimane sempre croce e delizia in campo. Correa però sabato ha trovato un mezzo riscatto. Si sblocca e bacia il cielo. Finalmente può dedicare il gol alla nonna scomparsa da qualche giorno. Non c'era riuscito a Bologna dal dischetto, aveva fallito il rigore ed era finito sul patibolo. Correa stavolta fa centro. Inizia timido e fumoso, purtroppo come al solito. Non aiuta la squadra, non la fa salire, dribbla a vuoto. Si sveglia per fortuna nel secondo tempo e, dopo aver fallito la prima chance calcando alle stelle davanti a Gollini, la mette all'incrocio. Un siluro mirato. Correa non segnava dalla prima giornata contro la Sampdoria, pur essendo il giocatore che più tira in serie A. Praticamente uguale a Ronaldo la sua media, peccato sia diversa la riuscita. Adesso non esce e fa il bis con Caicedo pure in Europa. Inzaghi vuole sfruttare la sua vena, si spera, davvero ritrovata. Dopo essersi laureato capocannoniere delle amichevole estive, il Tucu ha fatto fatica a segnare, nonostante il minutaggio in campo. La marcatura di sabato è stata fondamentale per il pareggio acciuffato in rimonta, a Glasgow serve un'altra rete decisiva per proseguire il cammino in Europa.
Cittaceleste.it
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