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ROMA - Sgomita nonostante il dolore alla caviglia. Lotta e fa le sponde, ma non trova compagni in area. Quindi, si gira e la mette lui in porta. Che spettacolo, questa Pantera. Caicedo entra in campo a Reggio Emilia e in 12 minuti risolve la gara. E pensare che era in dubbio alla vigilia, lo staff medico ha fatto di tutto per rimetterlo in piedi per portarlo almeno in panchina. Una zampata decisiva in pieno recupero. Un gol in extremis che vale ancora il terzo posto. Il Panterone entra, segna e decide il match al Mapei Stadium. Una mossa da bomber vero, che sfrutta il fisico e sa come colpire il pallone per fare centro. La sua girata di destro in area non lascia scampo a Consigli. Il movimento di corpo con cui beffa i difensori del Sassuolo è da applausi. Simone Inzaghi e tutta la squadra corrono ad abbracciarlo vicino alla bandierina del calcio d’angolo che divide la curva neroverde dalla tribuna autorità. Il tecnico salta dalla gioia. Il cambio al minuto 79 porta i frutti sperati: fuori Correa, in calo nella ripresa, dentro l’ecuadoriano, che non delude. Il 2-1 in pieno recupero su assist di Luis Alberto è pesantissimo: non solo per la classifica, ma anche per il morale. Per la prima volta in campionato la Lazio vince dopo la sosta. Eppure, Caicedo aveva rischiato di non far parte della trasferta. Un fastidio alla caviglia aveva messo in dubbio la sua presenza in settimana. Nonostante il dolore, si è allenato e non si è tirato indietro. Un gesto apprezzato dal gruppo e dallo staff tecnico. Tra Europa League e campionato è sceso in campo 13 volte, collezionando 2 assist e 2 gol per un totale di 668 minuti. L’altra rete in Serie A l’ha segnata al Genoa nella vittoria dell’Olimpico per 4-0 al 90’, ancora una volta allo scadere.
ASSO NELLA MANICA
Trovare spazio con Immobile, capocannoniere del torneo, e Correa non è semplice, ma “Felipao” dimostra di saper aspettare il suo turno: «Abbiamo vinto e sono contento perché nei giorni scorsi ho avuto qualche problema - sottolinea l’ex Espanyol -. La squadra ha carattere e dobbiamo continuare così». L’attaccante è convinto che nella squadra ora ci sia «più consapevolezza e carattere». La testa è già ai prossimi impegni: «Giocare in casa contro l’Udinese con i nostri tifosi sarà importante, bisogna mantenere l’intensità e la concentrazione - ricorda Felipe -. Dobbiamo vincere e continuare così fino alla fine. Quando segno e faccio vincere la squadra è una grande soddisfazione».
Intanto, sui social gli account biancocelesti fanno festa e torna di moda il ritornello, adattato sulla canzone di Coez: «Amami o faccio un Caicedo».
Cittaceleste.it
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