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Atalanta-Lazio: la sfida Gosens-Lazzari decisiva

redazionecittaceleste

Il gigante orobico ha dimostrato di essere un'arma in più di Gasperini, il terzino biancoceleste è il più in forma fra i giocatori d'Inzaghi

ROMA - Occhio all’ala. A destra e sinistra. Scintille, sorpassi, sovrapposizioni e cambi di direzione continui. Atalanta-Lazio si giocherà tutta sulle fasce. E’ l’essenza della sfida di Bergamo e soprattutto della filosofia di gioco di Inzaghi e Gasperini, a livello maniacale, forse più del secondo che del primo. Non sarà, comunque, semplice stare al passo dei quattro esterni, anche perché è proprio sulle corsie laterali che si deciderà il destino della partita. Sulla carta e con i recenti dati alla mano di Gosens e Hateboer, sembra esserci un leggero vantaggio da parte bergamasca, ma può anche capitare che chi parte un po’ dietro alla fine la spunti e sorprenda per capacità, qualità e agilità. Per il duo laziale Jony e Lazzari sarà una partita nella partita con il compito di affondare il più possibile in avanti e tenere occupati gli esterni nerazzurri che per fisico e potenza, probabilmente, hanno qualcosa in più.

DEBUTTO E RISCATTO

Nell’ultima sfida col Sassuolo le due ali atalantine hanno impressionato per condizione, ritmo e tono muscolare. Entrambi attaccano la profondità come pochi, arrivano sul fondo quasi a voler sfondare con forza la difesa avversaria e proporre cross velenosi. Tra i due, poi, c’è Gosens che in stagione è anche diventato un goleador, con sette reti realizzate in ventitré partite di campionato. Numeri che mettono ansia, ma non sono da meno i due biancocelesti che dalla loro hanno qualcosa in più nella tecnica. E in questo senso sarà curioso vedere come Jony riuscirà a mettere in difficoltà il legnoso Hateboer, visto che lo spagnolo dalla sua ha più qualità e agilità rispetto all’olandese. Ma la grande occasione è per Lazzari. Da quando gioca nel massimo campionato è uno dei pochi giocatori ad aver sempre messo in difficoltà l’Atalanta, tanto che negli ultimi due anni il club bergamasco ha tentato di fare concorrenza alla Lazio per poi mollare l’osso. All’andata era uno dei più attesi, ma durante il riscaldamento ebbe un malore e fu costretto al forfeit in extremis. Adesso è diverso, ha più confidenza con l’ambiente biancoceleste, scalpita per riprendere, è uno dei più in forma e smania per segnare la prima rete in serie A con la Lazio

GUAI A DISTRARSI

Anche per Jony sarà la prima con l’Atalanta, pure lui all’andata, nel rocambolesco 3-3, non ha giocato, è rimasto in panchina senza entrare. Convinceva poco ma adesso è diverso e in queste dodici gare di gioca pure il futuro alla Lazio. Vuole essere protagonista insieme al collega della corsia opposta e il fatto che alle sue spalle ci sia Radu, rende l’esterno spagnolo più sicuro in difesa. Sulla fase di contenimento è parecchio migliorato, almeno rispetto alla prima disastrosa gara con l’Inter dove causò la rete di D’Ambrosio. Appare più sicuro, anche se a volte troppo concentrato a difendere e frenato per l’attacco. Oggi dovrà interpretare il suo ruolo in maniera differente, dovrà pressare e osare nelle giocate per ripartire. Solo in questo modo si può mettere in difficoltà l’Atalanta sulle corsie laterali, attaccando con un pizzico di spregiudicatezza Altrimenti saranno guai.

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