Italia-Austria: l’analisi sui ragazzi di Foda, la chiave tattica del match

Domani alle 21 al "Wembley Stadium" di Londra andrà in scena Italia-Austria, primo atto della fase ad eliminazione diretta di Euro 2020

Oggi alle 21 al "Wembley Stadium" di Londra andrà in scena Italia-Austria, primo atto della fase ad eliminazione diretta di Euro 2020 per gli azzurri di Mancini. Avversari gli austriaci di Franco Fodache quasi si trovano agli ottavi e gridano al miracolo. Probabilmente si tratta di una delle cenerentole assolute giunte fin qui, forse la meno accreditata tra le sedici ancora in gioco. Tenendo conto della forza di squadre come Repubblica Ceca o Galles, comunque superiori agli austriaci. Eppure sono arrivati ben 6 punti nel girone, frutto di due vittorie convincenti contro Macedonia del Nord (la vera cenerentola di tutto Euro 2020, che chiude mestamente a 0 punti) e soprattutto la più quotata Ucraina. Ma quest'ultimi nel match decisivo di lunedì scorso si sono lasciati sorprendere da Alabae compagni. Che dunque si regala la prima volta agli ottavi di un Europeo. Non di un Mondiale però dove addirittura arrivò una semifinale, proprio contro l'Italia, nel 1934. Ma parliamo di un'altra epoca, l'unica in cui l'Austria ha avuto una formazione molto forte e competitiva.

La chiave tattica

Tornando al presente parliamo di una squadra modesta che gioca con il 4-2-3-1 per esaltare i propri giocatori migliori. Parliamo di David Alaba del Bayern Monaco, esterno alto nel tridente dietro la punta (Arnautovic) o all'occorrenza terzino, ma anche di Sabitzer talento del Lipsia che viene impiegato come trequartista. L'altra stella è Baumgartner, colui che ha contribuito materialmente ad essere qui con il gol decisivo all'Ucraina. Sebbene il meglio di sé lo dà in fase offensiva, a livello di uomini, per quanto riguarda il modo di giocare è una squadra più difensiva, che non segna molti gol e non ne subisce altrettanti. Bisognerà in primis cercare di portare dalla propria la gara, mettendola in discesa e sbloccandola quanto prima. Perché il vero pericolo in 90' dove ti giochi tutto può essere proprio questo: l'ansia e la capacità di non subire, come prevedibilmente faranno gli austriaci. Stando tutti dietro la linea della palla. Ma se l'Italia farà l'Italia non dovrebbero esserci problemi.