È intervenuto in conferenza stampa al termine di Italia-Spagna il CT Roberto Mancini. Dichiarazioni in linea con quelle dei protagonisti in campo: complimenti alla Spagna, ma anche consapevolezza di aver saputo soffrire. Di seguito le sue parole.
europei 2021
Mancini: “Volevamo la finale e l’abbiamo ottenuta. Ma non è finita”
Le parole del commissario tecnico degli Azzurri nella conferenza stampa dopo la partita con la Spagna: “Sapevamo sarebbe stata dura”
La partita
“Siamo felici di aver regalato una serata così agli italiani, è una cosa che ci fa piacere. Adesso ne manca una, vediamo cosa sarà possibile fare. Sapevamo che oggi sarebbe stata una partita durissima: la Spagna ci ha messo in difficoltà e noi abbiamo cercato di segnare quando abbiamo avuto le occasioni. Avendo poco la palla abbiamo avuto diverse difficoltà. Però volevamo la finale, poi è chiaro che i rigori sono un terno al lotto. In ogni caso voglio fare i complimenti alla Spagna, ha dimostrato di essere una grandissima squadra. Sapevamo che ci sarebbe stata una gara durissima oggi e sapevamo anche che sarebbe stata di questo tipo. Quasi nessuno ci credeva, ma siamo arrivati in finale, anche se non era semplice. Siamo felici per tutti gli italiani che ci hanno seguito e che continuano a farlo”.
L'obiettivo
“Ringrazio i ragazzi perché si è creato qualcosa di bello, ne sono felice. Però non tutto è stato fatto: ora dobbiamo recuperare le forze perché è stata durissima. Ma lo sapevo, ero consapevole che sarebbe stata la più dura dell’intero torneo. Siamo alla sesta partita, era chiaro che sarebbe stata stancante. Però volevamo la finale. E comunque ci sono anche gare in cui devi saper soffrire. Abbiamo assolutamente meritato di essere arrivati fino a qui. Tutti vogliono vincere, è ovvio, però i giocatori volevano fare qualcosa di diverso. C’era la voglia di proporre qualcosa che potesse piacere: le cose difficili sono quelle più belle da fare. Però ripeto che ancora non abbiamo fatto nulla, c’è da aspettare”.
I cambi
“Quando abbiamo cambiato e messo il falso nueve volevamo - e infatti alla fine ci siamo riusciti - riuscire a cucire di più il gioco. L’obiettivo era mandar dentro Chiesa e Berardi. Ciro comunque ha corso come un matto, non era una cosa tanto semplice contro la Spagna, lo sapevamo. Eravamo consapevoli che poteva anche andare così, quindi eravamo pronti a soffrire".
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