Gli Azzurri si raccontano prima degli Europei – VIDEO

Andrà in onda da domani sera, su Rai Uno e dopo il telegiornale, Sogno Azzurro. Sarà una docu-serie di quattro puntate - una al giorno fino al 10 giugno - che racconterà il dietro le quinte della Nazionale. Uno sguardo sugli allenamenti, sulle riunioni tecniche e sullo spogliatoio di Coverciano, ma anche tanti momenti di relax. In attesa della prima puntata di domani, tramite i profili social dei vari protagonisti stanno arrivando le prime anticipazioni.

Iniziamo, ovviamente, da Ciro Immobile. Il bomber di Torre Annunziata appare nel video di chi, in Nazionale, gli contenderà il posto in attacco. E proprio parlando di Andrea Belotti, queste sono le parole di Immobile: “Siamo amici da tantissimo tempo, per me è un orgoglio quando fa goal lui”. Immediata la risposta di Belotti: “Basta uno sguardo a volte e ci capiamo, non serve neanche parlarci”.

“Siamo un gruppo unito e coeso. E, infatti, i risultati non vengono per caso”. Queste le parole di Francesco Acerbi, che proverà a ritagliarsi il suo posto in difesa per esordire in una competizione ufficiale, Nations League esclusa.

Così invece Jorginho, uno dei due Azzurri neo vincitori della Champions League con il Chelsea. “L’Italia mi ha accolto e mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno”.

Europeo probabilmente da giocatore senza squadra, invece, quello che giocherà Donnarumma. Che intanto si racconta così: “Fuori dal campo sono uno che riesce a stare tranquillo. Invece in campo cambio totalmente carattere, sono molto più cattivo. Sono totalmente un’altra persona”.

“Io ho il ricordo della Nazionale del 2006. Quella nazionale fece sognare tutti, vinse il mondiale. Ed è quello che vorremmo fare noi, per riportare quella passione e quell’entusiasmo in tutta la nazione”. Queste le parole di Bernardeschi, riuscito a strappare una convocazione al CT Mancini.

Chiudiamo infine la carrellata proprio con le parole di chi guiderà gli Azzurri dalla panchina, Roberto Mancini. “Le regole per riuscire a vincere? Beh, ce ne sarebbe una sola: quella di cercare di far goal e non subirne”.