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ROMA - La stagione sta per volgere al termine, i bilanci cominciano a prendere forma. La Lazio in campionato non ha garantito un bel piazzamento in campionato (attualmente 8° posto), ma la vittoria della Coppa Italia permette al club biancoceleste di qualificarsi direttamente alla fase a gironi di Europa League.
La Lazio può affrontare le due ultime partite con la leggerezza di chi ha già raggiunto l'obbiettivo, ovvero tornare in Europa. I biancocelesti possono guardare da spettatori la bagarre Champions che riguarda: Inter, Atalanta, Milan e Roma. Proprio i giallorossi al momento sono certi solo di giocare i playoff di Europa League, ma sperano ancora nel miracolo Champions. Una stagione fallimentare per la società di James Pallotta che ha perso di netto il derby dei presidenti con Lotito. Massimo Caputi sulle pagine de Il Messaggero mette in evidenza come i due presidenti sono due personaggi con stili differenti per gestire le società. Padre/padrone il biancoceleste, business-man il giallorosso. Uno presente, vigile e operativo; l’altro distante, distaccato e portato a delegare. Lotito è presidente della Lazio da 15 anni, Pallotta da 7. Il biancoceleste ha una società essenziale e snella con conti a posto, mentre il giallorosso ha dato alla società l’impronta di ”azienda”con più manager in ogni settore, comprato e venduto giocatori e puntato tutto sullo stadio. Nei sette anni digestione in parallelo, Lotito ha vinto 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa italiana (3 e 2 dal 2004, ndr), Pallotta nessun trofeo rispondendo solo con piazzamenti in campionato e una semifinale di Champions League. Nel calcio, però, restano i trofei. Nel calcio conta solo vincere, e in questo Lotito ha battuto nettamente Pallotta.
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