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Si complica ulteriormente la corsa a tre per rinforzare il centrocampo della Lazio. Fabiani ha le mani legate dal problema dell'indice di liquidità, i biancocelesti non possono quindi spingersi in nessuna trattativa oltre a un prestito gratuito con opzione sul riscatto a meno di cessioni o di ricapitalizzazioni da parte del Presidente Lotito, che negli scorsi giorni ha però categoricamente negato questa possibilità a margine dell'evento andato in scena in Campidoglio per il 125esimo anniversario della società.
Si complicano così i piani della Lazio per arrivare a Reda Belahyane: neanche due giorni fa si era improvvisamente riaperta questa pista, il marocchino con cittadinanza francese classe 2004 di proprietà dell'Hellas Verona è il primo in ordine cronologico dei tre nomi fatti per rinforzare in questi giorni il centrocampo di Baroni. Il cambio di proprietà alla guida dei gialloblù, però, potrebbe essere decisivo e chiudere ogni possibilità relativamente a questa pista.
Già, perché se Lotito poteva sperare in un esito positivo nei dialoghi con Setti, con cui i rapporti sono stretti e continui, difficile invece sperare lo stesso con i nuovi proprietari americani del fondo Presidio Investors. Alla base dell'offerta avanzata dalla Lazio un prestito con obbligo di riscatto vicino a 15 milioni di euro, la dirigenza biancoceleste aveva provato anche a inserire Basic ma da Verona è arrivato un 'no' secco. Gli americani, attualmente, accetterebbero solo un'offerta per un trasferimento a titolo definitivo. Intanto, la Lazio insiste per un altro obiettivo a centrocampo<<<
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