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Alessio Romagnoli
Il tempo passa, l’offerta resta sempre la stessa. La Lazio prende tempo, ma Romagnoli non ha più tempo. Il difensore del Milan sta aspettando notizie dai dirigenti biancocelesti, il giocatore vuole tornare a Roma. Ma allo stesso tempo valuta l’offerta della Fiorentina che nelle ultime ore lo sta pressando, sfruttando le indecisioni di Lotito e Tare. Il giocatore si era dato come tempo limite il 10 giugno per poter scegliere il nuovo club. Il tempo scorre, il contratto ancora non c’è. La distanza non è abissale, e sarebbe facilmente colmabile. Ma la Lazio vuole la certezza di poter piazzare Acerbi prima di iscrivere a bilancio un ingaggio altrettanto pesante.
La differenza tra domanda e offerta è di trecento mila euro. Che moltiplicata per i cinque anni di contratto, e raddoppiata al lordo della tassazione diventa tre milioni di euro. La cifra è sostanziosa, ma è pur vero che il giocatore arriverebbe in biancoceleste a parametro zero. E di questi tempi, trovare un difensore centrale affidabile non è un’impresa semplice. Lo sa anche Adriano Galliani, che appena promosso in Serie A con il Monza ha subito provato a ingaggiare il difensore di Anzio. Ma Romagnoli ha l’ambizione di firmare per un club che gioca anche in Europa; l’obiettivo è anche quello di tornare nel giro azzurro facendo ricredere il ct Mancini.
Siamo a metà giugno, e Alessio Romagnoli è ancora in attesa di una chiamata da parte dei dirigenti biancocelesti. La Lazio ha una corsia preferenziale che al momento non sta sfruttando. I giorni passano, e altri club incalzano il procuratore del giocatore per poter sfruttare l’immobilismo di Lotito e Tare. La Fiorentina di Commisso ha le carte in regola per trattare il difensore. E ha anche un portafoglio importante che potrebbe assecondare le richieste del calciatore stesso. L’intenzione del ragazzo è quella di attendere la Lazio fino al prossimo weekend, poi si sentirà svincolato dalla parola data ai dirigenti laziali: non è un ultimatum, ma non c’è più tempo da perdere.
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